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“Finita la Salerno – Reggio Calabria”. Si chiamerà A2: pronta per le auto senza pilota

Nonostante la situazione negli ultimi dieci anni sia nettamente migliorata, non si può parlare di una vera e propria inaugurazione: ci sono cantieri che devono essere ancora realizzati e per la messa in sicurezza non se ne parlerà prima del 2018.
A cura di Redazione
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Con l'apertura al traffico della Galleria Laria a Cosenza, si sono conclusi i lavori dell'autostrada A3, meglio nota come Salerno – Reggio Calabria. L'arteria, come ha annunciato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani cambierà nome: "Si chiamerà Autostrada del Mediterraneo, una autostrada-itinerario che attraversa il cuore meridionale del Bel Paese divenendo essa stessa meta e luogo di sosta" e diventerà A2, "come naturale prosecuzione dell’itinerario Nord-Sud della A1".

Secondo il ministro Delrio, presente all'inaugurazione, "deve tornare a essere il simbolo di un Mezzogiorno onesto e pulito, per uno sviluppo sostenibile e diverso". La data del 22 dicembre era stata lanciata lo scorso febbraio, all'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.

"Troppi ritardi e code sono associati alle code per arrivare in Calabria. Oggi consegniamo un’opera diversa ma non l’abbandoniamo. La consegniamo con un piano di miglioramento continuo", ha annunciato Gianni Vittorio Armani presidente Anas. "Non vedrete una strada tutta rinnovata. Ma vedrete come la rinnoveremo. Anas farà manutenzione in modo tale da eliminare i cantieri quando serve", ha aggiunto, spiegando che l'Anas gestirà le piazzole "perché non ci sia più immondizia", rinnoverà le concessioni degli Autogrill ferme da 20 anni, monitorerà i concessionari "perché tengano pulite le toilette". E grazie a investimenti sempre maggiori nella tecnologia "farà da apripista per tutte le strade italiane".

Sarà la prima "Smart road"

La Salerno-Reggio Calabria sarà la prima autostrada tecnologicamente avanzata a livello mondiale pronta per le auto senza pilota, e anche in grado di ottimizzare – con informazioni in tempo reale – i flussi di traffico. Tutto nasce dal progetto "Smart road", che vuole dotare le strade più importanti dal punto di vista strategico di infrastrutture tecnologiche avanzate: un piano di interventi serrato, che si concluderà nel 2020, con una gara già in fase avanzata da 20 milioni di euro che prevede la fornitura e la posa in opera di sistemi e postazioni per l'implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per l'infomobilità e la sicurezza sull'intero itinerario.

Il focus del progetto sarà l'automobilista e la sua tutela, in previsione anche delle auto senza conducente: integrando diverse tecnologie si vuole fornire a chi si mette in viaggio numerose informazioni sulle condizioni ambientali e di traffico – individuando ad esempio i flussi degli autoveicoli in tempo reale su tutta l'autostrada favorendo la mobilità con l'ottimizzazione dei percorsi.

Tra le tecnologie che verranno usate nel progetto ci sono:

  • sistemi di connessione radio, con un Wi-Fi "in motion" che permetterà una continuità del segnale ai veicoli in movimento anche alle velocità massime consentite;
  • sistemi di comunicazione dei dati, tra cui la posa di fibra ottica compatibile anche con le esigenze del ‘piano banda larga' del governo;
  • sistema di produzione dell'energia elettrica, con "Green Island" per la produzione di energia pulita. Isole verdi che potranno funzionare anche come aree di ricarica per veicoli elettrici, droni e mezzi per la logistica;
  • sistemi di monitoraggio lungo la strada, dotata di moderni sensori che rileveranno i parametri per mitigare i fattori di rischio, elevare la sicurezza e della guida ed, eventualmente, intervenire efficacemente in casi di emergenza.

Ma i cantieri non sono finiti

Nonostante la situazione negli ultimi dieci anni sia nettamente migliorata, però, secondo Antonio Di Franco della Fillea-Cgil non si può parlare di una vera e propria inaugurazione: "Ci sono dei cantieri che devono essere ancora realizzati. Che l’autostrada sia messa in sicurezza non si può dire, soprattutto nel tratto Cosenza-Altilia". Tra l'altro, non appena terminata la festa per la fine dei lavori, saranno riaperti cantieri lungo decine di chilometri. Per la messa in sicurezza definitiva, insomma, se ne riparlerà non prima del 2018. E in effetti, come mostra il FattoQuotidiano, ci sono ancora diversi tratti con corsie uniche, lavori ancora in corso e gallerie senza illuminazione. Poi ci sono tre lotti spariti dal progetto di ammodernamento, inseriti nel piano di restyling che deve essere ancora realizzato, e i viadotti sequestrati dalla Procura di Vibo Valentia sul fiume Mesima, tra Rosarno e Mileto. Secoonso alcuni automobilisti, peraltro, l'autostrada "èstata fatta davvero male. L’asfalto non è dritto e non è quello che doveva essere messo. Non c’è la corsia d’emergenza. È un delirio. Sono le solite bugie".

L'Anas, d'intesa con il Governo e il Ministero delle Infrastrutture e trasporti, ha avviato un Piano di manutenzione da oltre 1 miliardo di euro, già interamente finanziato, per la realizzazione di interventi su un tratto di 58 km compreso tra le province di Cosenza e Vibo Valentia, "in tratti già caratterizzati da quattro corsie e standard autostradali", si legge in una nota, oltre a un piano di interventi serrato, che si concluderà nel 2020 per renderla "Smart road".

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