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Elezioni politiche 2018

Di Maio: “No a scambi di poltrone ma siamo aperti ad aggiungere altri temi in programma”

Di Maio, in un’intervento ad Agorà, si è detto disponibile ad aggiungere altri temi in programma “per trovare la quadra, per trovare delle convergenze” con gli altri partiti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Luigi Di Maio intervistato ad Agorà su Rai Tre parla di una possibile candidatura di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, come premier del centrodestra: "Tajani è una persona che ha ricevuto il sostegno di Angela Merkel: ci dicano dal centrodestra se gli elettori devono ascoltare la linea di Tajani e Berlusconi o quella di Salvini. A me sembra che Salvini si sia venduto ad una coalizione di centrodestra disposta ad andare al potere vendendosi a chiunque". Di una possibile candidatura di Tajani a Palazzo Chigi, Berlusconi ne ha parlato questa mattina durante un'intervista a RTL 102.5. Il Cavaliere ha detto che sarebbe una "bellissima scelta".

A proposito del programma, "i 20 punti per l'Italia", Di Maio ha parlato del suo piano per abbassare il debito: "Bisogna fare degli investimenti anche in deficit aiutando l'unico settore che crea lavoro, che sono le imprese, gli esercizi commerciali, i professionisti. Per tagliare il debito possiamo tagliare fino a 50 miliardi di sprechi ma anche investimenti in deficit in settori ad alto moltiplicatore Se supereremo il tetto del 3% o staremo sotto questo lo si vedrà in base a quanto saremo in grado di recuperare dal taglio agli sprechi". 

Il candidato pentastellato ha detto che sarebbe aperto a possibili modifiche al programma, per eventuali convergenze e alleanze post-voto: gli altri partiti "innanzitutto ci devono dire perché non sono d'accordo sui nostri 20 punti. Ma se le forze politiche vorranno aggiungere altri temi, per trovare la quadra, per trovare delle convergenze io sono d'accordissimo. L'unica cosa per cui non sono disponibile è lo scambio di poltrone e il reclutamento dei voltagabbana".

In un post sul blog delle Stelle Di Maio ha ribadito questa mattina che il M5S sarà l'unico partito a presentarsi con un programma unico e un unico candidato premier: "Se tutti i partiti si presentassero da soli, nessuno avrebbe possibilità di vincere neppure un collegio uninominale: li prenderebbe tutti il MoVimento 5 Stelle. Allora si mettono insieme con decine di partiti dallo zerovirgola, pur non avendo nulla in comune, per fregarsi la poltrona e poi passata la festa (il voto), gabbato lo santo (l'elettore). Sia Berlusconi sia Salvini hanno tutto l'interesse a portare avanti questo metodo perché in questo momento si stanno spartendo i collegi uninominali che potrebbero vincere con questo metodo fraudolento. Uno a te, uno a me, uno a te, uno a me. Poi quando andranno in Parlamento ognuno di loro si farà i fatti propri come hanno sempre fatto, nessun governo sarà possibile perché non sono d'accordo su nulla e ci rimetterà solo l'elettore".

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