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Dagli aquiloni alle omelette: le Pasque più strane del mondo

Le tradizioni più curiose al di fuori dei confini nazionali: le secchiate d’acqua dell’Ungheria, gli aquiloni delle Bermuda e la danza della morte in Spagna così gli altri popoli vivono la Pasqua.
A cura di Mirko Bellis
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La Pasqua è la festa cristiana per eccellenza in tutto il mondo. La nostra tradizione celebra la Resurrezione di Cristo, quella ebraica il ricordo della liberazione dalla schiavitù egizia; in epoca pagana, invece, questo momento di festa era legato a culti antichissimi in onore della primavera e al risveglio della natura. In alcune parti del mondo, però, la Pasqua assume caratteristiche alquanto curiose legate a simboli e culti insoliti.

Ecco alcuni esempi delle tradizioni pasquali più bizzarre:

Est Europa: l’acqua purificatrice

Secchiate in Ungheria

La Resurrezione di Gesù coincide con l’inizio della primavera e nella tradizione contadina questo momento si lega all'idea di rinnovamento. Sono nate così le cosiddette “pulizie di Pasqua”, pratica assai diffusa in moltissimi paesi dell’Est Europa dove l’acqua riveste un importante ruolo simbolico. In Ungheria le donne vestite con gli abiti tradizionali la domenica di Pasqua vengono prese letteralmente d’assalto dagli uomini che gettano loro secchi d’acqua come “rituale di purificazione”. Il lunedì di Pasqua nella Repubblica Ceca e in Slovacchia, è il giorno per un rito peculiare che risale ai tempi precristiani: la fustigazione simbolica delle donne con ramoscelli di salice colorati come buon auspicio per il prossimo anno. Le ragazze “frustate” ricambiano l’uomo con un uovo decorato, una manciata di monete o un bicchierino di Slivovice un distillato di prugne.

Norvegia: la Pasqua criminale

Norvegia confezione di latte

L’usanza più singolare è di sicuro quella norvegese dove la Settimana santa è detta Påskekrimmen ovvero Pasqua criminale. Durante le vacanze pasquali, infatti, il passatempo preferito dei norvegesi è leggere romanzi gialli. Una vera e propria febbre da thriller che coinvolge un po’ tutti: dagli editori che approfittano di questo periodo per far uscire i nuovi libri alle TV che propongo quasi esclusivamente film polizieschi. Persino le aziende produttrici di latte durante la settimana che precede la Pasqua cambiano il packaging per offrire brevi storie di mistero per i più piccoli. In Norvegia, la Pasqua è una festa che dura cinque giorni e tutto il Paese si ferma: chiudono gli uffici pubblici, le aziende e le scuole con la sola eccezione dei negozi di generi alimentari che aprono solo il Sabato santo. Per una settimana i norvegesi sono in ferie e si godono le loro storie di omicidi e misteri.

Francia: l’omelette più grande del mondo

La maxi frittata francese

Le uova, si sa, sono il simbolo della Pasqua. Ne sanno qualcosa in Francia dove nella città di Haux, oltre 4.500 uova vengono cucinate in una pentola enorme sufficiente per alimentare mille persone. La più grande frittata del mondo. L’altra tradizione francese prevede che le campane da giovedì a Sabato santo smettano di suonare in tutto il Paese. Secondo la leggenda, le campane volano a Roma e fanno ritorno la domenica di Pasqua. Durante il volo di ritorno, le campane distribuiscono le uova ai bambini che, ai primi rintocchi, iniziano la gioiosa ricerca.

Bermuda: l’Ascensione degli aquiloni

Gli aquiloni delle Bermuda

Ma la Pasqua non è solo fatta di cioccolato e uova dipinte. Nelle Bermuda hanno un modo tutto loro di celebrare la Resurrezione di Cristo. Gli abitanti delle isole fanno volare degli aquiloni colorati che richiedono settimane di lavoro. L’aspetto simbolico del volo di questi aquiloni verso il cielo è appunto l’Ascensione di Gesù. Alla fine della giornata, vengono premiati i modelli più belli. Dopo la festa, secondo la tradizione, gli aquiloni vengono distrutti perché non possono volare due volte.

New York: La sfilata dei cappelli

Annual Easter Parade Held On Manhattan's 5th Avenue

La sfilata di Pasqua risale al 1870 ed è una tradizione che attrae sia gli abitanti della città sia i numerosi turisti. La domenica di Pasqua, la Fifth Avenue diventa il teatro di una coloratissima sfilata nel corso della quale tutti coloro che vogliono partecipare sono invitati a indossare bizzarri copricapi e costumi. Al termine della sfilata, i cappelli più originali vengono premiati.

Polonia-Russia: L’agnello di burro

l'agnello di burro

L’agnello è un simbolo pasquale in tanti Paesi del mondo e per i russi (ma la tradizione è presente anche in Polonia) prende la forma di un grosso pezzo di burro che viene modellato con la forma di questo animale. Questa tradizione si basa sull'idea religiosa che gli agnelli sono fortunati perché erano gli unici animali di cui Satana non poteva assumerne le sembianze. Al pranzo in famiglia nel giorno della Pasqua questo enorme pezzo di pezzo viene mangiato come simbolo di portafortuna. Per plasmare in maniera perfetta la forma dell’agnello è nata persino una scuola di artisti specializzati.

El Salvador: I diavoli tentatori

Masked Christian faithfuls dressed as de

Le tradizioni pasquali sono particolari anche in Centro America. Nel Salvador, e in particolar modo a Texistepeque, a Pasqua si organizza una processione dove uomini travestiti da diavoli (talciguines) vanno in giro per la città frustrando tutti coloro che incontrano sul loro cammino. La grossa frusta portata dai diavoli simboleggia la tentazione. Come nelle sacre scritture, anche in questa rappresentazione i diavoli vengono sconfitti da un altro personaggio che simboleggia Gesù e che li sottomette ai suoi piedi.

Spagna: la Danza de la Muerte di Verges

Danza della morte di Verges

A Verges, un piccolo paese in provincia di Girona, è possibile vedere una delle più antiche (ed insolite) processioni della Spagna. Il Giovedì santo si tiene la Danza de la Muerte. Nel silenzio più assoluto, cinque scheletri avanzano tra i vicoli medievali dove sono disposte candele e torce, l'unica illuminazione nel mezzo della notte. L’origine della Danza della Morte si rimonta al secolo XIV, quando la peste nera si abbatté sugli abitanti di Verges. Secondo la leggenda, la diffusione dell’epidemia fu un castigo divino al popolo per non rispettare i riti religiosi. Per celebrare la scomparsa della peste, i sopravvissuti iniziarono questa curiosa tradizione, diffusa anche in altri Paesi europei nel Medioevo. Uno degli scheletri porta una falce, un altro un orologio. Questa macabra danza rappresenta quindi l’inevitabile destino dell’uomo davanti alla morte.

Valencia: la Settimana santa marinaia 

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A Valencia, la città spagnola visitata dalle sette studentesse italiane Erasmus decedute in un tragico incidente pochi giorni fa, la devozione della Settimana santa raggiunge il suo apice nel distretto marittimo con la processione delle trenta Confraternite con i loro caratteristici cappucci. Alla mezzanotte del sabato, quando le campane annunciano la Resurrezione, si ripete un'altra tradizione, la trenca de perols: gli abitanti di questi quartieri affacciati sul Mediterraneo gettano tegami di terracotta dalle finestre e dai balconi.

Grecia: le brocche di coccio di Corfù

Corfù il lancio delle brocche

Ed infine, un altro simbolo di una festa che è una combinazione di paganesimo, fede ortodossa e cattolicesimo viene dall'isola greca di Corfù dove il Sabato santo si gettano dalle finestre i "botides", brocche di coccio piene d'acqua che in un fragore assordante si schiantano al suolo. Ci sono alcune teorie a proposito di questa tradizione, per alcuni si tratterebbe di un retaggio di una vecchia usanza acquisita dai veneziani che avevano l'abitudine a capodanno di gettare oggetti vecchi dalle finestre. I visitatori di Corfù durante la Pasqua comunque sono avvisati.

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