video suggerito
video suggerito

Peppe Vessicchio, gli esperti smentiscono teorie no-vax sulla morte: nessun legame tra vaccino Covid e polmonite

Dopo la morte di Peppe Vessicchio, circolano teorie no-vax senza prove sulla relazione tra vaccini e polmonite interstiziale. Gli esperti escludono legami tra vaccino Covid e polmonite interstiziale.
A cura di Francesco Raiola
25 CONDIVISIONI
Peppe Vessicchio e i commenti no vax
Peppe Vessicchio e i commenti no vax

Dopo la notizia della morte di Peppe Vessicchio sono circolate online teorie novax non supportate da evidenze che hanno legato la scomparsa del direttore d'orchestra e il vaccino contro il Covid-19. Vessicchio è morto sabato scorso all'ospedale San Camillo di Roma a causa degli effetti di una polmonite interstiziale che lo aveva colpito qualche giorno prima, al punto da fargli rimandare una serie di eventi che aveva in programma come l'ospitata a Che tempo che fa da Fabio Fazio e le presentazioni per il suo ultimo libro per bambini, pubblicato da De Agostini, "Bravo bravissimo!". Ci sono volute poche ore perché sui social si scatenassero speculazioni sulla sua scomparsa: alcuni, infatti, hanno legato la sua malattia alla vaccinazione dal Covid.

Eppure che i suoi polmoni fossero già problematici ben prima dell'avvento della pandemia lo aveva spiegato lo stesso Vessicchio in un'intervista al Corriere della Sera dove aveva detto che non fumava perché per uno come lui era impossibile: "Sono nato e cresciuto a Bagnoli, papà era un funzionario dell’ex Eternit. Amianto dappertutto. Stavamo in un comprensorio di palazzine, quattro famiglie: i superstiti oggi sono pochi. Io, mio fratello e mia sorella giocavamo con le vasche d’amianto" ha detto quello che è diventato uno dei volti simbolo del Festival di Sanremo. Vessicchio era stato colpito dal Covid poco prima dell'intervista: "Diciamo che i miei polmoni non sono sanissimi. Papà è morto per complicazioni respiratorie, mia madre di tumore" ha concluso.

Sui social network come Twitter c'è chi ha cominciato a speculare sulla relazione tra il vaccino e la polmonite interstiziale mettendo le due cose in collegamento e, in alternativa, chiedendosi come mai, se era vaccinato, abbia comunque preso questo tipo di polmonite e sia morto. C'è chi scrive: "Vessicchio si era vaccinato più volte: come può averla presa? Il vaccino non proteggeva dalla polmonite? Forse forse avete raccontato un sacco di balle?" ma anche: "Polmonite interstiziale, dicono, che si "è complicata improvvisamente'. Intanto la lista di quelli che stanno improvvisamente morendo si allunga" dice un altro.

Che la gente muoia è naturale, che muoia per qualche variante della polmonite anche. La European Respiratory Society, in un proprio articolo a firma Taehee Kim, Hyun Lee e Cho Yun Jeong, pubblicato nel luglio del 2024, nega qualunque relazione tra vaccino e polmonite: "Sorprendentemente, è emerso che la vaccinazione contro il COVID-19 era associata a un rischio ridotto di malattia interstiziale polmonare (ILD), suggerendo un potenziale ruolo protettivo contro la malattia" si legge nello studio che piega anche che "tuttavia, ciò non implica che il vaccino prevenga direttamente la malattia. È più plausibile che il vaccino contro il COVID-19 possa proteggere dalla malattia interstiziale polmonare (ILD) a seguito di un'infezione da SARS-CoV-2 non rilevata. Gli individui vaccinati probabilmente presentavano sintomi meno frequenti e meno gravi, quindi avevano meno probabilità di essere testati e diagnosticati per il COVID-19" e inoltre "La vaccinazione contro il COVID-19 potrebbe proteggere dalla malattia interstiziale polmonare (ILD) stimolando le risposte immunitarie contro il SARS-CoV-2".

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views