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“Nn” al posto di “non”, “pultroppo” e “x” al posto di “per”: 7 italiani su 10 hanno problemi di grammatica italiana

Una ricerca ha evidenziato che 7 italiani su 10 hanno problemi con la grammatica italiana. Ecco gli errori più frequenti e i consigli per migliorare la scrittura.
A cura di Vincenzo Nasto
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Errori grammaticali, 2025
Errori grammaticali, 2025

Secondo uno studio, quasi sette italiani su dieci hanno problemi con la grammatica e la sintassi della lingua italiana: un dato che si riflette nel parlato e che sarebbe dovuto anche all’abuso di terminologia legata al web. Vi si aggiunge anche l’introduzione di neologismi e anglicismi che hanno fortemente influenzato il linguaggio comune. Stiamo parlando dello studio condotto da Libreriamo, che attraverso la metodologia della SWOA (Web Opinion Analysis) ha coinvolto circa 1600 italiani di età compresa tra i 18 e 65 anni. L’analisi metodologica non si è limitata a osservare se l’utente commettesse errori grammaticali, ma si è concentrata anche su quali sono i principali "strafalcioni" commessi e quali sono i "rimedi", proposti da 20 esperti tra sociologi e letterati.

Quali sono gli errori più frequenti nella grammatica italiana: dall'uso dell'apostrofo alle abbreviazioni digitali

Tra gli errori più frequenti figura l’uso scorretto dell’apostrofo, che ricorre nel 62% dei casi studiati. Tra gli esempi più noti c'è l'uso erroneo nella forma "qual è", ma sono frequenti anche errori nelle elisioni dei nomi maschili. Il secondo errore più frequente è l’uso errato del congiuntivo, che si ripete nel 56% dei casi: viene spesso sostituito erroneamente con il presente, erronea, o un uso errato nella sua forma passiva. Subito dopo troviamo le declinazioni verbali, soprattutto con l'uso sbagliato degli ausiliari, preceduti dai pronomi, con il 52% di errori nei casi studiati. In questi casi, si evidenzia un uso errato degli accordi di genere e numero, come "Gli ho detto che era molto bella", erroneamente utilizzato al posto di "Le ho detto che era molto bella". Seguono errori nell’uso delle lettere ‘C' e ‘Q' all’interno di parole come ‘evacuare' o ‘proficuo', per esempio. l’uso scorretto di "ne" e "né", riguarda il 44% dei casi, insieme ad errori comuni legati alla sintesi richiesta dall’uso dello smartphone: come l'uso di "x" al posto di "per" o abbreviazioni come "nn" al posto di "non".

Cosa consigliano gli esperti per migliorare la scrittura in italiano

Secondo la ricerca di Libreriamo, a pesare anche sulle trasformazioni della lingua italiana ci sono sicuramente le influenze dei dialetti e gerghi locali, l'uso eccessivo di neologismi e anglicismi legati anche alla dimensione multiculturale, accessibile attraverso gli smartphone. E in questo senso, nell'intervista metodologica ai 20 esperti tra sociologi e letterati, emerge che la lettura, sebbene principale, non è l’unico rimedio. Ad aiutare l'uso di una scrittura in italiano corretta ci sarebbe il ritorno alla scrittura a mano, capace di far interiorizzare le regole grammaticali e migliorare la memoria. Ma si considera anche l'uso dell’AI, che potrebbe incidere significativamente sugli errori, veicolati anche dalla mancanza di una rilettura dell'utente. Infine, con il 47% delle preferenze, gli esperti consigliano un esercizio continuo con la lingua, anche attraverso il gioco: un esempio è l'allenamento con quiz e book game.

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