Gli Oasis si prendono un’altra pausa dopo il tour: perché si sono definiti “la forza culturale pop più dannosa”

Gli Oasis spengono le speranze di rivederli live nel 2026. Lo scrivono nel messaggio di commiato dopo il tour che li ha visti impegnati in questi mesi. Con i fratelli Gallagher non si è mai troppo al sicuro, e domani potrebbero anche ripensarci, ma per adesso pare che sia così. Sui loro social hanno postato una serie di foto dei concerti fatti nei mesi scorsi e hanno confermato che "Ora ci sarà una pausa per un periodo di riflessione". Insomma, una frase aperta che lascia anche la possibilità che questa riflessione porti a più miti consigli e alla voglia di bissare questa reunion che ha entusiasmato i fan e non solo.
Ma nel messaggio che hanno condiviso con i fan, gli Oasis hanno scritto: "‘La forza culturale pop più dannosa della recente storia britannica' ha trovato la sua strada nei cuori e nelle menti di una nuova generazione". Il riferimento è a un articolo del critico del Guardian Simon Price che un anno fa, in occasione dell'annuncio del nuovo tour, li aveva definiti esattamente così. Il giornalista britannico, infatti, aveva scritto: "Credo sinceramente che gli Oasis siano la forza pop-culturale più dannosa della recente storia britannica. È facile accusarli di essere musicalmente regressivi: dopotutto, non si sono limitati a "Stop The Clocks" (fermare gli orologi), per citare il titolo del loro best-of del 2006, ma li hanno riavvolti di 30 anni. Eppure il vero problema è che hanno fatto arretrare ulteriormente gli atteggiamenti sociali".
E successivamente riprendeva una serie di espressioni molto conservatrici e talvolta offensive fatta dai fratelli Gallagher, da quella volta che Liam definì, come offesa, Robbie Williams come "Queer" e Kylie Minogue come "lesbica", mentre Noel reputava "comunista" l'ex Premier britannico Ed Miliband – non famoso per le sue posizioni di estrema sinistra – e accusava Glastonbury di essere diventata troppo "woke". E poi criticava i loro testi, la poca coscienza di classe a differenza di band come Pulp e Manic Street Preachers, e soprattutto la musica: "Gli Oasis non fanno canzoni veloci. Noel suona la chitarra come se avesse paura che si rompa (…). C'è qualcosa di più inutile di una rock band che non rockeggia?"
E visto che Liam e Noel non sono due artisti che se la legano al dito, appena hanno avuto l'opportunità hanno rimandato al mittente quel giudizio tranchant che il Guardian aveva messo come titolo. "Da Gallagher Hill al River Plate, da Croke Park sulle rive del Canale Reale alla Città degli Angeli, l'amore, la gioia, le lacrime e l'euforia non saranno mai dimenticati" hanno chiuso il messaggio prima di spiegare che si prenderanno una pausa. Gli Oasis hanno chiuso il proprio tour con cinque date in Sud America, a Buenos Aires, Santiago del Cile e San Paolo, mentre prima erano stati in Australia. I fan, intanto, sperano che questa pausa sia breve e che la band possa tornare ancora in giro per il mondo.