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Frida Kahlo a Roma, in mostra fino al 31 agosto

Alle Scuderie del Quirinale c’è Frida Kahlo. Fino al 31 agosto Roma ospita la prima retrospettiva italiana dedicata alla pittrice messicana. In mostra oltre 160 opere, tra cui gli autoritratti più celebri.
A cura di Gabriella Valente
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L’attesissima mostra di Frida Kahlo a Roma è finalmente iniziata. Da oggi 20 marzo fino al 31 agosto le Scuderie del Quirinale espongono una selezione ampia e stupefacente di capolavori dell’artista messicana ormai diventata mito.

La mostra

Gli autoritratti

La biografia

Diego Rivera

L’opera

Biglietti e orari

La mostra a Genova

Frida a teatro

Frida Kahlo, Autoritratto come Tehuana, (o Diego nei miei pensieri), 1943 - © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014
Frida Kahlo, Autoritratto come Tehuana, (o Diego nei miei pensieri), 1943 – © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014

La mostra

Un percorso espositivo ricco e appassionante per la prima retrospettiva italiana dedicata a Frida Kahlo, a 60 anni dalla sua morte. Opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche o private messicane, statunitensi o europee, in molti casi mai esposte in Italia. Oltre 160 pezzi tra dipinti, disegni e fotografie documentano l’intera carriera, e quindi la vita, dell’artista che si è fatta icona. Esposti ci sono più di 40 suoi ritratti e autoritratti; ci sono anche inquiete nature morte e poi molti disegni, che esprimono con immediatezza le pulsioni più intime della donna. Magnetiche le numerose foto d’epoca che vedono protagonista l’artista, sempre irresistibile, intensa, vera. Accanto alle opere di Frida sono esposti anche importanti dipinti di artisti che furono a lei vicini, come Rivera, Siqueiros, Angel. Ma nel percorso espositivo alle Scuderie, così come in tutta l’opera di Frida Kahlo, è principalmente l’immagine del suo volto che ricorre più d’ogni altra cosa.

Frida Kahlo, Autoritratto con collana di spine e colibrì, 1940 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014
Frida Kahlo, Autoritratto con collana di spine e colibrì, 1940 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014

Gli autoritratti

L’autorappresentazione è il tema principale dell’opera di Frida e copre circa la metà della sua produzione. In questo aspetto la mostra romana rispecchia globalmente la produzione dell’artista, esponendo capolavori tra cui l’Autoritratto come Tehuana, l’Autoritratto con collana di spine e colibrì, quello con vestito di velluto e ‘moltissime altre Frida’, ipnotiche, severe, ammalianti. “Dipingo per me stessa perché trascorro molto tempo da sola e perché sono il soggetto che conosco meglio”, diceva l’artista. Autoritrarsi era anche un modo per conoscersi, per scavare nella propria interiorità, per esorcizzare le paure e cercare le radici del dolore. A proposito degli autoritratti della Kahlo, Carlos Fuentes ha scritto: “L’orribile, il penoso, ci può guidare alla verità dell’auto-conoscenza. E allora diventa bello, semplicemente perché identifica il nostro vero essere, le nostre qualità più recondite”. Il successo di questo volto seducente dipinto, che l’artista stessa ha trattato come icona sacra, sta dunque nella sua verità, nel suo essere insieme mezzo ed espressione di una ricerca interiore.

Nickolas Muray, Frida con rebozo rosso 1939 © Nickolas Muray Photo Archives
Nickolas Muray, Frida con rebozo rosso 1939 © Nickolas Muray Photo Archives

La biografia

La vicenda biografica di Frida Kahlo (1907-1954, Coyoacán, Città del Messico), tra solitudine e notorietà, tragedie e passioni, provoca un interesse morboso nel pubblico, così come suscita ammirazione il suo carattere deciso, istintivo, indipendente, coraggioso, spudorato, che ha fatto vedere in lei un’anticipatrice del movimento femminista, per di più impegnata politicamente come attivissima sostenitrice della Rivoluzione messicana. L’incidente del tram su cui viaggiava il 17 settembre 1925 che le procurò fratture, emorragie e gravi ferite, le segnò per sempre la vita. Fu durante la convalescenza che iniziò a dedicarsi all’arte e scelse di diventare una pittrice. Per sempre però si sentirà “difettosa”: “Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere”.

Frida Kahlo, Bozzetto per l’Henry Ford Ospital 1932 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014
Frida Kahlo, Bozzetto per l’Henry Ford Ospital 1932 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014

Diego Rivera

“Ho subìto due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego”: in quest’unico nome si racchiudono l’amore più grande di Frida e le sue più grandi sofferenze. Con il pittore Diego Rivera la Kahlo ebbe la relazione più duratura, anche se non esclusiva. Per comprendere le travagliate vicende del loro rapporto, basterà dire che i due furono sposati per 10 anni, dal '29 al '39, divorziarono e dopo un anno si sposarono nuovamente.

Martin Munkácsi, Diego and Frida, 1934 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014
Martin Munkácsi, Diego and Frida, 1934 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014

L’opera

Tutta la vita di Frida è trasposta e trasfigurata nella sua pittura, sempre in equilibrio tra terreno e trascendente. Quando la si etichettava come visionaria e surrealista, lei rispondeva: “Ho sempre dipinto la mia realtà, non i miei sogni”. Elaborando le proprie vicende biografiche insieme con quelle della società e della storia contemporanea, mescolando le avanguardie artistiche dell’epoca con l’arte popolare e il vivace folklore messicano, Frida Kahlo ha creato la sua cifra stilistica. Crudele e umoristica – come la definì Breton -, candida e impertinente, l’opera di Frida è senza censure nel dolore, nel sesso, nella solitudine o nella gioia.

Frida Kahlo, Autoritratto con vestito di velluto, 1926 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014
Frida Kahlo, Autoritratto con vestito di velluto, 1926 © Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust, México D.F. by SIAE 2014

Biglietti e orari

Per conoscere l’universo di Frida, la mostra alle Scuderie del Quirinale è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle 20, con chiusura prolungata fino alle 22.30 il venerdì e il sabato. Il costo del biglietto è di 12 euro a tariffa intera, di 10 euro per quella ridotta. Altre informazioni pratiche sono disponibili sul sito www.scuderiequirinale.it e intanto, in attesa di andare a visitare l’esposizione, da non perdere la nostra gallery con le foto delle opere.

La mostra a Genova

L’omaggio dell’Italia a Frida non si chiude con l’esposizione alle Scuderie: infatti, per un progetto congiunto tra Roma e Genova, il 20 settembre il Palazzo Ducale della città ligure inaugurerà la grande mostra Frida Kahlo e Diego Rivera, che si concentrerà sull’universo privato dell’artista.

Frida a teatro

Nelle prossime settimane Roma celebrerà Frida anche a teatro, con lo spettacolo Frida Kahlo, il ritratto di una donna, in programma al Piccolo Eliseo dal 1 al 13 aprile. Per la regia di Alessandro Prete, 6 quadri della pittrice messicana prenderanno vita attraverso la messa in scena di 6 vicende di 6 donne diverse.

Immagine principale: Nickolas Muray, Frida sulla panchina bianca, New York, 1939 (dettaglio) – The Jacques and Natasha Gelman Collection of 20th Century Mexican Art and The Vergel Foundation, Cuernavaca. Photo by Nickolas Muray © Nickolas Muray Photo Archives

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