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Crisi economica: Borse europee in ripresa. Dopo l’accordo tra le forze politiche, FMI e Bankitalia approvano la manovra e chiedono decisioni rapide

Dopo l’accordo tra maggioranza e opposizione la strada scelta è quella delle privatizzazioni con minori regolamentazioni e più concorrenza. Buone risposte dai mercati finanziari e dalle istituzioni economiche.
A cura di Antonio Palma
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Tremonti al Meeting crisi finanziaria europea

Giornata di ripresa ieri per tutti i mercati finanziari europei, dopo il tonfo delle Borse nei giorni scorsi e il pericolo di una crisi del debito Italiano. I segnali arrivati dal mondo istituzionale italiano, europeo ed internazionale sembrano aver rassicurato gli investitori, almeno per il momento. Piazza affari è salita di uno + 1,7%, con un discreto recupero di quasi tutte le banche, si riapprezza anche l’Euro in leggero rialzo sul dollaro e stabile nei confronti dello Yen.

Un passo decisivo e rassicurante è arrivato senz’altro dal mondo politico, ieri maggioranza ed opposizione hanno trovato un accordo per una rapida approvazione della manovra finanziaria senza pericoli di ostruzionismo. Il provvedimento avrà un iter accelerato al Senato che lo approverà entro Giovedì e poi subito dopo alla Camera che non dovrebbe impiegare più di un giorno per l’approvazione definitiva.

A questo proposito il Ministro Tremonti ha incontrato i leader di maggioranza e opposizione proponendo alcune correzioni al provvedimento, la linea da seguire sembra quella delle privatizzazioni, sia statali che delle municipalizzate. Anche se nulla è ancora deciso, probabilmente saranno cedute alcune quote dei big di Stato come l'Eni, l'Enel e Finmeccanica ma soprattutto le aziende dei Comuni, con una norma speciale all'interno del patto di stabilità per incoraggiare i Comuni alla privatizzazione, con un meccanismo bonus malus.

Sembra che finalmente per il Governo, che da sempre ha sbandierato la bandiera del liberismo, sia arrivato il momento giusto per agire, e la molla sono stati gli attacchi speculativi contro il nostro Paese. La strada maestra, infatti, pare quella di minori regolamentazioni e più concorrenza. Un grosso risultato è stato raggiunto mediante l’accordo con il centro sinistra, che si è impegnato a presentare  un ordine del giorno nel quale si stabilisce che chiunque vinca le elezioni dovrà garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti per il risanamento economico dell’Italia e cioè il pareggio di bilancio nel 2014, come chiesto da tutte le istituzioni economiche europee.

Dopo gli apprezzamenti della Merkel e di Bruxelles, oggi anche il Fondo Monetario internazionale ha dato il suo benestare alla manovra correttiva italiana per la riduzione del debito pubblico, anche se ha tenuto a ricordare che la nostra crescita è ferma da troppo tempo. La ricetta del FMI è una maggiore razionalizzazione della spesa e un rilancio della crescita economica attraverso riforme strutturali".

Per il capitolo spread Btp-Bund anche qui la situazione si è calmata dopo il buon collocamento dei titoli italiani nelle aste di ieri. Il problema, però, come ha ricordato anche il vice direttore generale della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sono i costi futuri, infatti, “se questi valori persistessero ne deriverebbero oneri ingenti per i conti pubblici” con un risultato opposto a quello voluto, cioè l’aumento del debito pubblico. Visco ha esortato il Parlamento ad anticipare tutte le misure necessarie per conseguire il pareggio di bilancio nel 2014, "la situazione impone decisioni rapide e coraggiose" è stato il suo commento.

Anche l’associazione dei Bancari oggi ha espresso preoccupazione per l’incremento dello spread, assicurando che gli istituti di credito sono pronti a fare la loro parte e, come ha detto il presidente dell'Abi Giuseppe Mussati, "bisogna aprire una nuova fase economica lasciandosi alle spalle quella basata sul debito". L’idea comune la riassume bene il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi che dice “l’Italia può farcela ma deve avere un intento comune, al di là degli interessi particolari e di fazione".

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