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Charlie Hebdo, l’annuncio del vignettista Luz: “Non disegnerò più Maometto”

Sulla copertina del primo numero del giornale in edicola dopo la strage a Parigi Luz aveva disegnato una vignetta in cui il profeta portava un cartello con la scritta “Je suis Charlie” sotto le parole “tutto è perdonato”.
A cura di Susanna Picone
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Il celebre vignettista del settimanale satirico Charlie Hebdo Renald Luzier, in arte Luz, ha annunciato che non disegnerà più il profeta Maometto. Luz, che aveva realizzato la copertina del primo numero di Charlie Hebdo in edicola dopo la strage di Parigi lo scorso gennaio, ha fatto sapere che non gli interessa più disegnare Maometto. “Mi sono stancato di disegnarlo, così come mi ero stancato di disegnare Sarkozy. Non passerò la vita a ritrarli”, ha spiegato l’artista in un'intervista alla rivista musicale “Les Inrockuptibles”. “I terroristi non hanno vinto”, ha spiegato ancora Luz parlando dell'attacco a Charlie Hebdo. “Avrebbero vinto se tutta la Francia continuasse ad avere paura”, ha concluso. Luz ha fatto riferimento anche alle presunte divisioni interne alla redazione del giornale satirico francese, con una parte dei redattori che avrebbe chiesto di sfuggire al “veleno dei soldi”: il vignettista ha smentito l’esistenza di due fazioni contrapposte e ha anche parlato di una “nuova formula” che dovrebbe uscire a settembre.

Luz disegnò Maometto sulla copertina del primo numero di Charlie Hebdo dopo la strage – Luz disegnò Maometto per la prima copertina di Charlie Hebdo dopo l'attacco di gennaio alla redazione del giornale: la prima pagina ritraeva il profeta che reggeva un cartello con la scritta “Je suis Charlie” sotto le parole “tutto è perdonato”. Durante la conferenza stampa di presentazione di quel numero di Charlie Hebdo Luz disse di aver disegnato Maometto che piangeva e di aver pianto: “Il nostro Maometto è simpatico. È il mio personaggio, esiste nella mia matita, esiste quando lo disegno”, spiegò il vignettista presentando la sua copertina. A un certo punto, durante la conferenza stampa, Luz scoppiò anche a piangere. Quella copertina scatenò proteste a volte violente in vari paesi musulmani e in alcuni era stata proibita.

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