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Charlie Hebdo, oggi i funerali delle vittime. L’allarme: “Fighter europei pronti a colpire”

Mentre il settimanale è pronto a uscire in edicola con l’immagine del Profeta, la Francia omaggia gli agenti uccisi e Al Qaeda torna a minacciare. Nel Paese intanto è caccia a sei terroristi in fuga.
A cura di Antonio Palma
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Mentre il settimanale satirico Charlie Hebdo torna in edicola dopo la terribile strage con in copertina una vignetta su Maometto e una tiratura straordinaria di tre milioni di copie, in Francia è sempre massima allerta per il rischio attentati dopo le nuove minacce di al Qaeda. L'organizzazione terroristica internazionale infatti ha minacciato nuovamente il Paese transalpino promettendo attentati nel caso arrivino altre offese al Profeta da parte della stampa locale. In particolare le minacce arrivano dal ramo magrebino dell'organizzazione terroristica che ha annunciato altri attentati nel Paese anche nel caso Parigi non interromperà la sua presenza militare in Mali e nella Repubblica centrafricana e se continuerà a bombardare l'Iraq o la Siria. "La Francia sta pagando oggi il prezzo della sua aggressione ai musulmani e le sue politiche ostili all'Islam. Se i suoi soldati continueranno ad occupare il Mali e la Repubblica centrafricana, e a bombardare la nostra gente in Siria e in Iraq e se la sua stupida stampa continuerà ad offendere il nostro Profeta, la Francia si esporrà al peggio" si legge infatti in un messaggio di Al Qaeda nel Maghreb islamico diffuso da siti jihadisti

La caccia ai presunti complici

Anche per questo in Francia le forze di sicurezza non abbassano la guardia e in particolare hanno rafforzato i controlli davanti ai siti sensibili come le scuole ebraiche e i punti di incontro della comunità ebraica francese. Gli inquirenti francesi però hanno anche scatenato una caccia senza sosta a sei terroristi in fuga, considerati dagli inquirenti complici e sodali dei tre terroristi uccisi nei blitz della polizia. Tra di loro ci sarebbe anche la persona che ha portato Coulibaly davanti alla drogheria kosher guidando la Mini Cooper intestata alla compagna del terrorista, quella Hayat Boumeddiene che sapeva quel che sarebbe successo ed era scappata alcuni giorni prima degli attentati. Intanto dalla Bulgaria arriva la notizia dell'arresto di un cittadino francese, Joachim Fritz-Joly, fermato nei giorni scorsi mentre tentava di recarsi in Siria attraverso la Turchia. L'uomo è sospettato di aver avuto legami con uno dei fratelli Kouachi, autori della strage del giornale satirico francese Charlie Hebdo. Lo riferisce il quotidiano ‘Le Figaro' spiegando che nei suoi confronti era stato spiccato un mandato d'arresto europeo emesso dalla Francia con l'accusa di "partecipazione a banda criminale con l'obiettivo di organizzare attentati terroristici". L'uomo, un 29enne di origine haitiana che viaggiava con il figlio piccolo, sarebbe stato fermato in un primo momento a seguito della denuncia della moglie che lo ha accusato di aver portato via il loro bambino di 3 anni per unirsi ai jihadisti in Siria ed educarlo secondo i principi dell’Islam radicale.

Hollande rende omaggio ai tre poliziotti uccisi

Oggi intanto in Francia è il giorno dei funerali e degli onori dello stato ai tre poliziotti uccisi negli attentati dei giorni scorsi: Ahmed Merabet, Franck Brinsolaro e Clarissa Jean-Philippe. Questa mattina infatti nel cortile della prefettura della polizia di Parigi Francois Hollande con tutti i vertici politici francesi compreso il premier Manuel Valls e il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve, presiede ad una solenne cerimonia di omaggio ai tre agenti barbaramente uccisi dai terroristi. Ai tre poliziotti conferite le insegne di cavaliere della Legione d'Onore. Successivamente per Ahmed Merabet, l'agente ucciso quando era già a terra davanti alla sede Charlie Hebdo, ci saranno i funerali e la sepoltura nel cimitero musulmano di Bobigny, banlieue di Parigi. Legione d'Onore, il massimo riconoscimento francese, anche ai quattro ostaggi uccisi nel supermercato in cui funerali si sono svolti quasi in contemporanea in Israele. "Ogni colpo contro un ebreo è un colpo contro popolo di Francia" ha dichiarato la ministra Sègolène Royal, che rappresentava la Francia ai funerali.

Europol: 5mila fighter europei possono colpire

Ci sono fra i 3mila e i 5mila “fighters” europei in Medio Oriente che potrebbero compiere attentati terroristici una volta tornati in patria. È quanto ha affermato Rob Wainwright, direttore di Europol, sottolineando che l'agenzia europea ha raccolto i nominativi di 2.500 sospetti jihadisti. Wainwright ha aggiunto che l'Europa ha di fronte “la più grave minaccia terroristica dall'11 settembre”. “Chiaramente abbiamo a che fare con un largo gruppo di uomini, in prevalenza giovani, che possono tornare in patria e hanno il potenziale o la volontà e la capacità di portare a termine attacchi terroristici come quelli che abbiamo visto a Parigi la scorsa settimana”, ha affermato il direttore di Europol.

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