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Caso Siri, Lega: “Sottosegretario non farà nessun passo indietro e nessuno lo molla”

Il sottosegretario Armando Siri in un post su Facebook ha smentito tutte le ricostruzioni giornalistiche che riguardano presunte tensioni con il suo partito: “Non esiste nessuna polemica. Anzi, ringrazio per tutte le manifestazioni di affetto, vicinanza e solidarietà dimostrate”. Secondo fonti leghiste non sarebbero imminenti le dimissioni.
A cura di Annalisa Cangemi
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In foto: Armando Siri.
In foto: Armando Siri.

Il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri non si dimette e nella Lega "nessuno lo molla". È quanto affermano fonti leghiste, interpellate sugli sviluppi della vicenda del sottosegretario leghista indagato per corruzione. Siri, viene spiegato, non farà un passo indietro prima che il premier Giuseppe Conte ne proponga la revoca. Dunque, la vicenda potrebbe decidersi nel Consiglio dei ministri in programma la prossima settimana, tra mercoledì e giovedì.

Il decreto di revoca arriverà alla presidenza della Repubblica alla fine di un percorso interno a palazzo Chigi e solo per un passaggio formale. Come dimostrano alcuni precedenti, la nomina e l'eventuale revoca di un sottosegretario sono atti di indirizzo politico che spettano unicamente al governo. La revoca avviene infatti su proposta del premier, di concerto con il ministro competente sulla base della legge 400 della presidenza del consiglio e sentito il Consiglio dei ministri.

Il sottosegretario accusato di aver ricevuto una mazzetta di 30mila euro, e di aver avuto contatti con il faccendiere Paolo Arata, legato all'imprenditore dell'eolico Vito Nicastri, vicino a Cosa Nostra, ha scritto un post su Facebook in cui smentisce le tensioni con il Carroccio: "Da giorni non rilascio alcuna dichiarazione né intervista, proprio pe r il rispetto che si deve in questi casi all'Autorità giudiziaria, che è giusto che conduca le sue indagini e ascolti le parti interessate senza vizi di comunicazioni esterne – ha scritto sulla sua pagina sul social network – Leggo invece in queste ore dichiarazioni riportate a mio nome che sono da ritenersi in assoluto destituite di ogni fondamento. Non esiste alcuna polemica con il mio partito che, anzi, ringrazio per tutte le manifestazioni di affetto, vicinanza e solidarietà dimostrate". 

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