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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Caso Scazzi, parla Valentina Misseri: papà ha sbagliato ma non riesco ad odiarlo

Valentina, la maggiore delle figlie di Michele Misseri, è una figura defilata nel delitto di Sarah Scazzi. E’ chiaro, però, il suo punto di vista sulla vicenda: sua madre Cosima e sua sorella Sabrina sono innocenti.
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Quella del 26 agosto scorso è, a tutti gli effetti, una tragedia familiare. Il delitto di Sarah, l'occultamento del suo cadavere, le ricerche , gli appelli in tv, hanno visto avvicendarsi sempre i medesimi protagonisti, in primis Sabrina Misseri, adesso reclusa nel carcere di Taranto con l'accusa di omicidio. La ragazza coi codini ha catalizzato l'attenzione dei giornalisti che in lei avevano trovato pane per i loro denti: mai schiva, si concedeva con facilità alla telecamera raccontando i particolari della sua amicizia con la cuginetta Sarah; piangeva, poi sorrideva ripensando ai momenti con Sarah e ogni tanto lanciava uno sguardo diritto verso l'obiettivo. A detta sua, Sarah era "sparita" misteriosamente prima di arrivare  nella villetta di Via Deledda, dove le due avevano appuntamento per un pomeriggio al mare, con l'amica Mariangela.

caso sarah scazzi

Ma non è stata la sola a mostrarsi: un'intera famiglia  si è esposta alle telecamere, che accoglievano con tranquillità nelle proprie case. Porte spalancate all'Italia, l'Italia voyeuse che tanto ama i casi di cronaca con protagoniste le ragazzine. Solo lei, Valentina Misseri, la più grande delle figlie di Michele e Cosima, da tempo residente a Roma, ne era rimasta fuori: Valentina il giorno in cui Sarah è stata uccisa era lontano da Avetrana e nulla avrebbe potuto dire sugli ultimi attimi prima della scomparsa di Sarah. In un'intervista a La Stampa, Valentina, che difende a spada tratta madre e sorella, presume che se fosse stata ad Avetrana, adesso sarebbe stata indagata anche lei.

Una figura defilata, la sua, che però non ha mancato di farsi consistente proprio quando a finire in carcere è stata sua sorella Sabrina. La sorella minore non poteva essere un'omicida, anzi non lo è,  questo Valentina l'ha rivendicato con forza: "Mia sorella dicono che è antipatica, ma non è un assassina. Se avessi avuto dei dubbi non l’avrei mai difesa, perché per me sarebbe stato più facile sapere lei colpevole invece che papà. Papà è papà, è quello che mi ha cresciuto, portato a scuola." Così come ha rivendicato l'innocenza della madre, Cosima Serrano, recentemente arrestata. "Mia sorella e mia madre non c'entrano niente, è mio padre il colpevole" diceva, anche mentre lui, dal carcere cambiava continuamente versione, dandone addirittura 7. Anche mentre lui accusava Sabrina,Valentina non aveva dubbi: il colpevole è lui, papà, Michele Misseri.

“ Per me sarebbe stato più facile sapere Sabrina colpevole invece che papà. Papà è papà, è quello che mi ha cresciuto, portato a scuola. ”
Valentina Misseri

Per quel colpevole due settimane fa le porte del carcere si sono spalancate. Il contadino di Avetrana si è fatto largo tra la folla, che a tratti lo applaudiva mentre lui, sottovoce, biascicava di togliersi la vita. Tant'è che che in piena notte, un'ordinanza del Sindaco di Avetrana, evenienza eccezionale quanto inappropriata, ha previsto che Misseri venisse tradotto in ospedale per accertamenti sul suo status psicologico. Poco prima era stato protagonista di una intervista fiume a Matrix, con tanto di agghiacciante mimo sulle ultime fasi del delitto, durante la quale continuava a proclamare la sua colpevolezza.

http://www.youtube.com/watch?v=OU79P30plZQ

I giornalisti di Matrix li aveva trovati in casa: ad accoglierli era stata proprio la figlia, Valentina. Un'accoglienza appropriata, per un uomo che è stato in carcere 7 mesi? Chissà. Certo è che Michele Misseri non si è sottratto ai microfoni, anzi sembrava non aspettare altro che poter raccontare la sua verità. Quella in cui lui è l'unico colpevole per l'omicidio di Sarah, e dove moglie e figlia non c'entrano niente.  In un'intervista al programma Quarto Grado Valentina dice di sapere che è questa la verità, ciononostante non riesce odiare suo padre: "Mio padre non è un serial killer, è successo a lui, ma poteva succedere anche a me, non riesco ad odiarlo e non posso abbandonarlo." E' convinta della sua colpevolezza,  ma si è trasferita ad Avetrana per stargli vicino. Le lamentele di Valentina, nelle anticipazioni di Quarto Grado, riguardano anche l'atteggiamento dell'opinione pubblica. Sabrina e Cosima sono pacificamente ritenute colpevoli: per chi segue la vicenda appartengono a loro le responsabilità per l'omicidio di Sarah, mentre suo padre è quasi osannato.

Proprio per queste ragioni, da quando è stato scarcerato, Misseri avrebbe ripetutamente minacciato di togliersi la vita, qualora la verità non venisse fuori. Soltanto negli ultimi giorni pare essersi tranquillizzato: è persuaso del fatto che qualora morisse nessuno saprebbe la verità. Una verità debole, quella di Misseri, alla quale gli inquirenti non credono, per una serie di ragioni riassunte nei 10 punti della custodia cautelare per Cosima Serrano. Nonostante le richieste di rispettare la privacy, il suo concedersi alle telecamere ha fatto sì che il contadino continuasse ad essere assediato da giornalisti e curiosi, non ultimi i turisti napoletani che gli hanno chiesto un autografo. Quasi fosse una star, la star dell'orrore di Avetrana…

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