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Il passaporto di Shalabayeva era valido: non doveva essere espulsa dall’Italia

I passaporti di Mukhtar Ablyazov e della moglie Alma Shalabayeva sarebbero stati autentici: a dimostrarlo delle lettere che potrebbero smontare l’accusa di cui deve ancora rispondere la donna in Italia.
A cura di S. P.
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Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov avrebbe avuto un passaporto valido e dunque non andava espulsa dall’Italia. A ritornare su un caso che ha scatenato molte polemiche in Italia è il quotidiano Il Messaggero che ricostruisce la vicenda che ha portato all’espulsione dal Paese della donna e della figlioletta Alua. I passaporti di Ablyazov e Shalabayeva sarebbero stati autentici: l’ammissione sarebbe arrivata dall’ambasciata del Kazakistan in Francia che nei mesi scorsi ha inviato delle lettere ai rappresentanti della Repubblica Centrafricana per chiedere loro di “annullare i passaporti diplomatici e ordinari illegalmente emessi a cittadini del Kazakistan”. Il Messaggero fa riferimento a una missiva del 18 febbraio scorso che dimostra come il Paese che la scorsa estate ha ottenuto il blitz che ha portato al rimpatrio di Alma Shalabayeva stia ora facendo pressioni per ottenere l’estradizione del principale leader dell’opposizione interna, attualmente agli arresti in Francia. Le stesse lettere sarebbero però utili a smontare l’unica accusa di cui deve rispondere ancora la moglie di Ablyazov.

Si parla delle “promesse kazake”: delle richieste cioè dell’ambasciatore Emmanuel Bongopassi fatte al ministro degli esteri relative all’annullamento dei passaporti “illegalmente emessi dalla Repubblica Centrafricana a favore dei cittadini della Repubblica del Kazakistan”. L’11 febbraio 2014 Bongopassi scrive al ministro una lunga nota in cui spiega i contenuti dell’incontro con il collega: un incontro durante il quale l’ambasciatore kazako avrebbe messo sul piatto un appoggio politico rilevante se la Repubblica Centrafricana avesse accettato di annullare quei documenti. Dopo alcuni giorni la Repubblica Centrafricana ha fatto sapere di aver rimosso l’ambasciatore. Secondo l’avvocato Astolfo Di Amato, difensore di Alma Shalabayeva, questi documenti confermano la validità del passaporto della donna.

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