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Cariche della polizia al comizio di Salvini, attivista minacciata: “T’infilo il manganello nell’ano”

La denuncia shock di una manifestante di un collettivo di sinistra, che ieri ha partecipato alla contestazione contro Salvini: “Sono stata presa e trascinata fuori dalla folla, mi hanno preso e buttata a terra, presa a manganellate e trascinata lontano dalle telecamere per il collo fino quasi a non avere più respiro”.
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A cura di Annalisa Cangemi
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Circa duemila manifestanti si sono dati appuntamento in Piazza della Repubblica a Firenze, poco lontano Piazza Strozzi, dove si è svolto poi il comizio del vicepremier leghista Matteo Salvini, a sostegno del candidato sindaco di centrodestra Ubaldo Bocci. Intorno alle 20:20 un centinaio di persone aderenti a diversi collettivi, tra cui Iam (Iniziativa antagonista metropolitana), Cua (Collettivo universitario autonomo), Cas (Collettivo antagonista studentesco) e Collettivo femministe Spine nel fianco hanno tentato di forzare il cordone a Piazza Strozzi e sono stati a più riprese respinti dagli agenti di polizia. Dopo le due cariche di alleggerimento iniziali la polizia è intervenuta di nuovo per respingere un tentativo di sfondamento. Gli scontri hanno provocato diversi feriti, come hanno denunciato in un post su Facebook il sito web ‘Firenze dal basso', che ha pubblicato le foto di una giovane attivista che mostra segni evidenti di lividi in diverse parti del corpo. La ragazza ha riferito di aver subito pesanti offese verbali, con minacce e percosse.

La ragazza sarebbe stata letteralmente assalita da alcuni agenti: "Ieri 19 Maggio durante una carica di ‘alleggerimento' delle forze dell'ordine di Matteo Salvini sono stata presa e trascinata fuori dalla folla, dietro ai giornalisti, 3 agenti (a cui se ne sono aggiunti 2 successivamente) mi hanno preso e buttata a terra, presa a manganellate e trascinata lontano dalle telecamere per il collo fino quasi a non avere più respiro, messa a terra, minacciata di infilarmi ‘il manganello nell'ano se non stavo ferma'". 
"Immobilizzata, identificata , sono stati rilasciata perché ‘il pezzo grosso' ha dichiarato che non avevo fatto niente e che stavano esagerando – ha detto la giovane attivista nella sua testimonianza 
Umiliata, con i vestiti a brandelli sono stata rilanciata nella folla senza nessun rispetto. Quello che è successo ieri fa male al cuore , alla speranza , alla voglia di esserci , di manifestare i propri pensieri e il proprio dissenso dal disastro che si sta creando. Non dimenticherò mai lo sguardo dell'agente che mi ha assalito. Il suo sorriso, la sua soddisfazione nell'esercitare un potere forte, mero, privo di animo, su esseri umani che lottano ogni giorno per un mondo diverso mi ha sconvolto e addolorato più di ogni altra cosa. L'umanità perduta, il sopruso sessuale su una donna, il calpestare la dignità altrui. Se questo è un uomo", ha concluso.

"Circa cento leghisti da una parte. Una piazza della Repubblica gremita dall'altra. Quanti? Sicuramente di più dei 2000 indicati dalla stampa con le prime news on-line. Salvini parla dei ‘soliti centri a-sociali'. Ma in piazza con noi c'era un intera città che ha respinto la propaganda leghista fatta sui cadaveri dei migranti morti nel Mediterraneo". Lo ha scritto, in una nota, Iam – Iniziativa antagonista metropolitana, tra gli organizzatori della contestazione.

"Le violentissime cariche della polizia contro i manifestanti – aggiunge Iam nella nota – hanno provocato diversi feriti e molte teste aperte. Ma non sono riuscite a zittire una piazza armata solo di coraggio e determinazione a far sentire il proprio dissenso. Restano un gravissimo attacco alla libertà di manifestare in questa città". Nella nota viene poi definito "vergognoso il post del sindaco Nardella che ha invitato la piazza a ‘calmarsi', senza spendere una parola sulla violenza cieca delle forze dell'ordine. Forse non ha digerito il fatto che i cartelli e gli striscioni della piazza contestavano anche il suo partito? Niente da stupirsi".

"Solo qualche mese fa, a dicembre, il sindaco era in prefettura a stringere la mano a Salvini per la realizzazione in un centro di espulsione per migranti e un piano di sgomberi forzati delle famiglie in emergenza abitativa. La contiguità tra le politiche della Lega e del Pd, fuori dalle settimane di campagna elettorale, ormai è semplicemente imbarazzante". 

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