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Caracas, esplode lacrimogeno durante una rissa in discoteca: 17 morti, 8 sono minorenni

Tragico bilancio di una maxi rissa scoppiata in una discoteca di Caracas, in Venezuela: 17 persone sono morte, tra cui 8 minori, per soffocamento dovuto all’esplosione di una bomba di gas lacrimogeno. Arrestate 7 persone con l’accusa di omicidio, tra cui il proprietario del locale.
A cura di Ida Artiaco
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E' di 17 morti, tra cui almeno otto minorenni, e cinque feriti il tragico bilancio di una maxi rissa scoppiata in una discoteca di Caracas, in Venezuela. A provocare i decessi, avvenuti per soffocamento, sarebbe stata l'esplosione di un lacrimogeno. Secondo le informazioni diffuse dal governo sudamericano, nel locale "Los Cotorros", nel quartiere popolare di El Paraiso, erano presenti più di 500 persone per una festa di laurea. Dopo il boato causato dalla bomba, ci sono state scene di panico, con il fuggi fuggi generale che ha creato ulteriore confusione. Per altro, stando a quanto riferito da alcuni testimoni, le uscite sarebbero state sbarrate, impedendo ai clienti di uscire dalla struttura senza forzarle.

"Tutto quello che so è che ho perso mio figlio", ha detto la mamma di una delle vittime ai giornalisti locali. Sette persone sono state arrestate, compreso il proprietario del locale, che non ha adeguatamente garantito la sicurezza all'interno della struttura, e l’uomo che ha lanciato il lacrimogeno e dovranno ora rispondere dell'accusa di omicidio. Intanto, l'episodio di violenza ha scatenato anche il dibattito politico, con alcuni membri dell'opposizione che hanno chiesto al governo locale come mai del gas lacrimogeno, che dovrebbe essere usato solo dalle forze dell'ordine, sia finito tra le mani di un civile.

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