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Bosusco, i ribelli maoisti respingono l’offerta del Governo dell’Orissa

Il leader dei maoisti, Panda, avrebbe rigettato l’accordo raggiunto con i mediatori criticando l’operato del Governo dell’Orissa e ribadendo le richieste dei rapitori per liberare il nostro connazionale.
A cura di Antonio Palma
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Il leader dei maoisti, Panda, avrebbe rigettato l'accordo raggiunto con i mediatori criticando l'operato del Governo dell'Orissa e ribadendo le richieste dei rapitori per liberare il nostro connazionale.

Cattive notizie arrivano dall'India per quanto riguarda il rapimento di Paolo Bosusco, i ribelli maoisti che tengono prigioniero il nostro connazionale dal 14 maggio hanno rigettato l'intesa raggiunta ieri tra Governo dell'Orissa e mediatori per liberare l'uomo. La notizia è stata diffusa dal quotidiano locale The Hindu che ha dato conto di un nuovo messaggio audio del leader dei ribelli rivolto ai governanti della regione indiana.

Deluse le aspettative della vigilia dunque visto che in molti ritenevano un passo avanti decisivo l'ipotesi di accordo con il Governo dell'Orissa che aveva accettato in gran parte le richieste dei ribelli maoisti. Il leader dei rapitori Sabyasachi Panda invece nel comunicato audio è tornato ad attaccare il modo di agire del Governo, ribadendo che tra le richieste vi è il rilascio di tutte e sette le persone in carcere e non solo di cinque come invece avevano proposto ieri le autorità locali.

Ritorna quindi uno stallo nelle trattative che stavano proseguendo tra mille difficoltà ma in maniera continua dopo il rilascio dell'altro rapito Claudio Colangelo. Panda infatti ha chiesto alle autorità di chiarire tutti gli aspetti delle trattative e le posizioni del Governo dell'Orissa in merito alle loro richieste. Tra le rivendicazioni dei maoisti fatte subito dopo il rapimento dei due nostri connazionali vi sono diverse questioni oltre al rilascio dei detenuti, dalla richiesta di stop per l'offensiva militare ‘Green Hunt' che il Governo indiano ha sferrato contro i ribelli maoisti al divieto di visitare le aree tribali per i turisti.

Che vi sia un gap notevole tra le richieste dei ribelli e le concessioni del Governo a questo punto sono in molti a crederlo, distanza accentuata anche da una mancanza di comunicazioni costanti che spesso si traduce in incomprensioni. Prova ne è il fatto che spesso gli annunci più eclatanti avvengono via stampa e non per canali ufficiali eccettuando il distacco tra le posizioni. L'ultimatum dei maoisti scade martedì prossimo e quindi i tempi sono molto stretti, il Governo dell'Orissa dovrà trovare un modo per far accettare l'accordo raggiunto con i mediatori per riuscire a salvare la vita di Paolo Bosusco.

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