63 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bologna, tra i cori natalizi spunta anche Bella Ciao, il canto antifascista dei partigiani

Il canto simbolo della resistenza al nazifascismo e della guerra di liberazione è stato intonato – tra un Jingle Bells e un Astro del Ciel – nella chiesa bolognese di Santa Teresa del Bambin Gesù.
A cura di Davide Falcioni
63 CONDIVISIONI
Immagine

Non solo "Tu scendi dalle stelle", "Jingle Bells" e "Astro del Ciel". Nel repertorio dei canti di Natale di una chiesa di Bologna – la parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù – il parroco ha introdotto anche il più celebre canto della Resistenza antifascista italiana – Bella Ciao – nell'ambito di una serata, quella di domenica 16 dicembre, intitolata "Concerto corale di Natale. Serata di musica e intercultura". L'esibizione è stata guidata dal maestro Michele Napolitano e i cori impegnati sono stati quattro: Mikrokosmos (un coro multietnico); Coro ad Maiora: la bottega della voce; Coro Giovanile: bassi & Co.; e Mikrokosmos dei piccoli.

Tra un canto classico natalizio e l'altro, però, a un certo punto uno dei cori di adulti ha iniziato a intonare Bella Ciao:

Una mattina mi son svegliato
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
Una mattina mi son svegliato
E ho trovato l'invasor

O partigiano porta mi via
O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao
O partigiano porta mi via
Che mi sento di morir

L'intonazione di Bella Ciao ha innescato non poche polemiche: "Cosa c’entra il canto simbolo della Resistenza con una rassegna natalizia in chiesa?", si è chiesto il parlamentare di Forza Italia Galeazzo Bignami, che poi ha aggiunto: "Ritengo inaccettabile che un canto di guerra partigiano (cioè di una parte) e divisivo, connotato evidentemente e notoriamente da un significato politico, venga eseguito in quel contesto e in questo momento". Don Massimo Ruggiano, prete di Santa Teresa, si è detto "dispiaciuto" dal clamore suscitato dall’iniziativa, "un concerto eseguito da un coro multiculturale, composto da persone di tutte le età, con canti popolari e natalizi internazionali", arrivando a scusarsi per l'esecuzione di Bella Ciao.

In realtà Bella Ciao non è un semplice "canto di guerra", bensì è una delle canzoni simbolo della Resistenza italiane e della lotta di liberazione dal nazifascismo. Cantata dai partigiani, ma non solo da quelli comunisti, dopo il 25 aprile del 1945 si diffuse in tutto il mondo tanto da essere adottata da movimenti di protesta e di liberazione dall'America Latina all'Asia.

63 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views