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Bologna: cinque aggressioni sessuali, caccia al maniaco

Dopo la diffusione dell’identikit dell’aggressore, arriva una nuova denuncia di molestie sessuali alla polizia di Bologna.
A cura di Antonio Palma
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E' ormai caccia all'uomo a Bologna per identificare e trovare il maniaco sessuale protagonista di almeno cinque aggressioni negli ultimi giorni. L'ultima aggressione sessuale in ordine di tempo è stata denunciata da una studentessa di 21 anni che questa mattina si è presentata in questura. La ragazza ha detto di aver riconosciuto l'uomo protagonista dell'aggressione  dall'identikit diffuso dalla polizia ieri in base alle testimonianze delle altre vittime. Secondo il suo racconto, la dinamica dell'aggressione è stata molto simile a quelle già denunciate in precedenza e risale a sabato scorso. La ragazza è stata avvicinata dall'uomo con un forte accento anglosassone su un bus diretto a Casalecchio. L'aggressore prima ha cominciato a parlare con lei facendole complimenti, ma una volta scesi dall'autobus l'ha seguita cercando di palpeggiarla e baciarla. La ragazza fortunatamente è riuscita a divincolarsi e a chiedere aiuto mettendolo in fuga. La descrizione dell'aggressore corrisponde all'identikit e la polizia ritiene possa trattarsi della stessa persona.

A Bologna ormai si respira un clima abbastanza teso e si susseguono le chiamate ai centralini della polizia di cittadini che affermano di aver visto l'uomo dell'identikit. "Auspichiamo che le Forze dell'ordine, al più presto, facciano luce su questi episodi intollerabili per Bologna, città democratica e civile" hanno scritto il sindaco Virginio Merola e la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi esprimendo "solidarietà e vicinanza" alle vittime. "Desideriamo sottolineare l'importanza della reazione forte e determinata che hanno avuto le donne coinvolte, dai primi momenti delle aggressioni, fino alla decisione di denunciare quanto accaduto" scrivono ancora i due, concludendo "Si tratta, certo, di una scelta faticosa da parte delle parti lese, ma di esempio per tutti, perché è solo sulle responsabilità degli aggressori che va ricondotta la gravità di questi gesti che, ribadiamo, Bologna non può tollerare".

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