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Bimba di 5 anni scomparsa è trovata morta in un bosco dopo giorni di ricerche: “È stato lo zio”

Lizzy Shelley, bimba di soli 5 anni di Logan, contea dello Utah, negli Stati Uniti, è stata trovata senza vita sepolta in un bosco vicino alla sua casa da dove era scomparsa 5 giorni prima. In manette è finito lo zio, Alexander Whipple, 21 anni, fratello della mamma della piccola: “L’ha uccisa con un coltello da cucina. Faremo il possibile per tenerlo in prigione tutta la vita”.
A cura di I. A.
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Uccisa e sepolta in un bosco dallo zio: è morta così la piccola Lizzy Shelley, bimba di soli 5 anni di Logan, contea dello Utah, negli Stati Uniti, la cui storia ha tenuto col fiato sospeso tutto il Paese per giorni. La bambina era scomparsa dalla sua casa il 25 maggio scorso. Subito i genitori ne hanno denunciato la sparizione e sono cominciate le ricerche per ritrovarla. Ma i sospetti degli inquirenti sono finiti immediatamente su Alexander Whipple, 21 anni, e zio della bimba, che, intercettato dalla polizia, ha infine confessato il luogo in cui ne aveva sepolto il corpo ormai senza vita, dopo averla ammazzata. Arrestato, nelle scorse ore si è presentato per la prima volta davanti ai giudici per rispondere delle accuse di omicidio colposo, rapimento di minore e ostruzione alla giustizia. "Farò tutto quello che è nelle mie possibilità per far sì che resti tutta la vita in prigione", ha detto uno dei togati al termine dell'udienza, dove lui, il killer, si è presentato privo di qualsiasi rimorso.

Tutto è cominciato lo scorso 25 maggio, quando Lizzy è scomparsa dalla sua casa a Logan, mentre si trovava proprio con lo zio. Il giorno successivo i suoi genitori si sono svegliati ma non hanno trovato nessuno dei due, così hanno fatto denuncia per la loro sparizione. Inoltre, la porta dell'abitazione era spalancata. Da allora sono cominciate le ricerche, che sono durate per i successivi 5 giorni, quando Whipple, individuato dalle forze dell'ordine, non è stato fermato in una vicina zona rurale. Aveva una mazza di baseball di metallo nella tasca della giacca ed aveva con sé delle sostanze stupefacenti. I pubblici ministeri hanno proposto lui un accordo: se li avesse portati direttamente nel luogo dove si trovava Lizzy avrebbe evitato la pena di morte. E, così, seguendo le sue indicazioni, hanno trovato il cadavere della piccola sepolto sotto un cumulo di figlie in una zona boscosa non molto lontano da dove era stata vista l'ultima volta. Ad una cinquantina di metri erano stati sepolti anche i vestiti della bambina, completamente coperti di sangue.

Il giovane, fratello della mamma della vittima, ha detto di aver bevuto troppo alcol la notte che ha rapito Lizzy e di aver fatto cose che non erano nelle sue intenzioni. Il sangue della bambina è stato ritrovato sul suo orologio e sulla felpa che indossava. Poco dopo è stata ritrovata anche l'arma del delitto: un coltello da cucina, lo stesso di cui i genitori di Lizzy avevano denunciato la scomparsa, su cui vi erano tracce ematiche della piccola. Al momento, non si conosce il movente alla base del delitto: l'avvocato difensore del 21enne ha dato al colpa ai problemi mentali da cui pare sia affetto il suo assistito dopo aver vissuto un'infanzia difficile. Intanto, mentre Whipple attende di conoscere quale sarà il suo destino, la comunità locale di Logan si prepara a dire addio a Lizzy: i suoi funerali sono in programma oggi, martedì 4 giugno. "Portate i fiori, a lei piacevano tantissimo", ha detto la mamma in una nota in cui ha ringraziato i suoi concittadini per il supporto ricevuto.

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