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Berlusconi “paga la retta alla Bocconi” ad una testimone del processo Ruby

Le ragazze ospiti delle residenze private dell’ex primo ministro continuano a sfilare nel Tribunale di Milano per il processo Ruby. Oggi è toccato ad un ex aspirante “Velina”: “Durante le cene Berlusconi ci chiedeva consigli sulla crisi economica. Io volevo diventare manager, ma sono stata danneggiata da questa situazione.
A cura di Biagio Chiariello
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«Silvio mi paga l'università Bocconi con 2.500 euro al mese». Parola di Ioana Claudia Amarghioale, classe 1990, chiamata come testimone al processo sul caso Ruby in cui l'ex primo ministro è imputato per concussione e prostituzione minorile. La ragazza è una delle tante ospiti che allietavano Casa Arcore e che sono ancora nel libro paga del Cavaliere. La giovane, ex aspirante "Velina", ha raccontato di aver conosciuto Berlusconi tre anni fa e di aver partecipato alle sue cene per una quindicina di volte. Cene alle quali «non ho mai assistito – ha detto Ioana nell'Aula del Tribunale di Mliano- a vicende di natura sessuale, spogliarelli o a toccamenti nelle parti intime di Berlusconi». E allora cosa succedeva? Si parlava di filosofia, economia o altri argomenti che «portavano ad un arricchimento intellettuale» ha chiesto ironicamente il pm Ilda Boccassini? La ragazza ha risposto così:

Innanzitutto io ascoltavo. Berlusconi come sempre iniziava a parlare di attualità, economia e calcio e poi chiedeva alle ragazze che cosa pensassero di una certa situazione politica o della crisi finanziaria».

"Berlusconi ci chiedeva consigli sulla crisi" – La Amarghioale ha poi parlato della sua situazione personale, del fatto che le mancano 4 esami per terminare l'università, del suo sogno di «diventare amministratore delegato di una multinazionale», del padre artigiano e di sua madre che ha perso il lavoro, ma soprattutto rivendica di essere stata «danneggiata da questo processo. Ho subito una discriminazione psicologica dai miei compagni di università» e non solo: «due giorni fa un operatore telefonico della mia banca quando ho detto il mio nome mi ha riso in faccia. Basta digitare il mio nome su Google per leggere storie non dignitose». Ad ogni modo, in questo momento è proprio «Berlusconi a contribuire al mio mantenimento». Poi parla anche di Ruby. In un'occasione, ricorda, «l'ho conosciuta: ha detto di aver 24 anni, ho pensato ne avesse anche qualcuno in più, e di essere egiziana. Mi è sembrata una persona sfortunata in cerca di aiuto».

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