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Berlusconi indagato a Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti

L’ipotesi di reato sarebbe corruzione, relativa a una vicenda di compravendita di senatori nel 2006, all’inizio della legislatura. Implicato il senatore De Gregorio al quale sarebbero andati 3 milioni di euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Silvio Berlusconi è indagato dalla Procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti. A quanto si è appreso, l'indagine riguarda l'erogazione di somme di denaro , quantificate in tre milioni di euro, al senatore Sergio De Gregorio in relazione al suo passaggio al Pdl. La vicenda risalirebbe al 2006. L'inchiesta è condotta da un pool di magistrati di due sezioni della Procura del capoluogo campano, quella sui reati contro la pubblica amministrazione e la Direzione distrettuale antimafia.

Indagano, tra gli altri, i pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, titolari dell'inchiesta che nello scorso anno portò al coinvolgimento di De Gregorio. E a loro che il commercialista dell'ex senatore Idv, Andrea Vetromile, parlò per la prima volta della presunta compravendita: "Fu Lavitola che accredito' De Gregorio presso Berlusconi, De Gregorio è socialista come Lavitola". L'interrogatorio risale al 29 febbraio 2012, Vetromile è ascoltato come persona informata dei fatti. Il politico nel 2005 vuole candidarsi con Forza Italia ma viene escluso dalle liste per l'intervento di Fulvio Martusciello, consigliere regionale, e quindi prova con Di Pietro e prende 80 mila voti.

"Ma una volta eletto passo' nelle fila del centrodestra – spiega il commercialista – fu proprio Lavitola, forte dei suoi rapporti personali con Berlusconi che concretizzo' questo accordo… voglio precisare che l'accordo venne lautamente remunerato". Il 25 aprile è stato lo stesso Lavitola a parlare del caso con i pm in un interrogatorio investigativo poi depositato alla 12esima sezione del Riesame. "Sergio De Gregorio negoziò con Berlusconi l'incarico" di presidente della Commissione difesa del Senato, dice il faccendiere. "Andò a negoziarsi la nomina a presidente della commissione… voto' con il centrodestra e fu eletto presidente".

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