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“Berlusconi chiese ai servizi segreti di uccidere Gheddafi”

La rivelazione choc è stata fatta da una “autorevole fonte diplomatica vicina agli ambienti della sicurezza” a Il Fatto Quotidiano.
A cura di Davide Falcioni
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In un'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano , una "fonte diplomatica autorevole vicina agli ambienti della sicurezza" rivela un retroscena clamoroso: Silvio Berlusconi avrebbe avanzato ai servizi segreti italiani – guidati all'epoca da Gianni De Gennaro – la richiesta di uccidere Gheddafi. Il dittatore – in passato grande amico dell'ex premier italiano – dopo l'esplosione delle varie rivoluzioni nei paesi del Nord Africa era diventato un'amicizia troppo scomoda. Non a caso, infatti, dopo averne lodato per anni le doti di grande "condottiero", Berlusconi non esitò un attimo a schierarsi con l'intervento armato della Nato in Libia.

Berlusconi, dunque, avrebbe voluto "fare fuori" l'ex amico e partner Gheddafi per ristabilire – secondo il Fatto – l'autorevolezza internazionale andata perduta. Per avvalorare questa ipotesi il quotidiano cita inchieste giornalistiche – ra cui pezzi di Le Monde, del Giornale e del Corriere – che ipotizzavano un ruolo determinante dell'intelligence nella cattura e uccisione di Gheddafi che come si ricorderà non venne sottoposto a nessun processo, ma massacrato ed esposto al pubblico. Si parla anche di un ruolo dell'allora presidente francese Nicolas Sarkozy, a sua volta definito come desideroso di recidere i legami con il leader libico.

Non è tardata ad arrivare la replica di Bonaiuti: "La pretesa ricostruzione de ‘Il Fatto Quotidiano' è totalmente falsa, incredibile, assurda, inaccettabile. Ma come si può sostenere che il Presidente Berlusconi abbia soltanto pensato a un'infamia del genere?".

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