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Val di Susa: i preti rifiutano di benedire il tunnel della Tav

Nessun sacerdote della valle ha dato la disponibilità a celebrare una messa all’interno del tunnel di Chiomonte. Il movimento No Tav: “Dopo il primo rifiuto di benedizione del tunnel ancora agli inizi, lo scorso anno sempre in occasione della festa dei minatori oggi, ne arriva un altro, ancora più pesante, ancora più netto”.
A cura di Davide Falcioni
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Anche i preti in Val di Susa si sono schierati contro la Tav? A quanto pare sì: nessun sacerdote del territorio, infatti, ha dato la disponibilità ad officiale la tradizionale messa di Santa Barbara all'interno del cantiere dell'alta velocità. Il vescovo di Susa, Baldini Confalonieri afferma: "La messa si celebrerà all’interno della galleria ma non credo che ci sia nessun prete della diocesi disponibile perché non abbiamo abbastanza officianti. Credo che il sacerdote arriverà da fuori, ma non c’è nessuna polemica". Il Movimento No tav, tuttavia, risponde: "La verità la conosciamo tutti, è un’altra e molto più semplice. La valle di Susa rifiuta quest’opera inutile e devastante nella sua totalità, la comunità intera lotta e si espone. Gli stessi parroci insistentemente contattati da LTF, che si occupa dello scavo, hanno rifiutato. Dopo il primo rifiuto di benedizione del tunnel ancora agli inizi, lo scorso anno sempre in occasione della festa dei minatori oggi, ne arriva un altro, ancora più pesante, ancora più netto. Crolla ogni giorno di più la giustificazione politica accampata dal commissario Virano e dai referenti istituzionali delle cooperative di costruzione-devastazione, la valle non ha cambiato idea, la valle di Susa non vuole una nuova inutile infrastruttura tra le proprie montagne. Rifiuti come questo hanno il peso e il valore di un corteo come quello del 16 novembre 2013, oltre 40000 no tav in marcia in una valle che conta poco più di 30000 abitanti. Sono i segni del tempo che cambia, dell’opposizione no tav che cresce e dura nel tempo. Sono piccoli segni che dicono molto".

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