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Vaccino Covid ai bambini, Crisanti: “Sono favorevole, ma avremmo dovuto attendere i dati americani”

Andrea Crisanti: “Visto che le dosi pediatriche non sono disponibili non c’è sicuramente fretta, aspettando due settimane avremmo avuto i dati americani su circa un milione di casi”.
A cura di Davide Falcioni
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Non ha mai nascosto il suo scetticismo verso l'approvazione del vaccino Covid Pfizer per i bambini. Per questo Andrea Crisanti, professore di microbiologia all'Università di Padova, è tornato a commentare la decisione dell'EMA di dare il via libera in Europa all'immunizzazione dei più piccoli dai 5 agli 11 anni:  "Io sono favorevole ai vaccini, e sono favorevole alla vaccinazione anche dei bambini". Tuttavia "visto che le dosi pediatriche non sono disponibili – ha detto lo scienziato a L'Aria Che Tira – non c'è sicuramente fretta, aspettando due settimane avremmo avuto i dati americani su circa un milione di casi, che sono un po' di più dei 2mila casi dello studio della Pfizer, e avremmo dato sicurezza a tutti quanti". Crisanti ha comunque precisato che la sua "non è la posizione di un No Vax", ribadendo al contrario che temporeggiare qualche settimana avrebbe contribuito a convincere i genitori scettici: "Lei pensa che una mamma si convince con 2mila casi o con un milione? Il vaccino anti poliomelite è stato approvato dopo essere stato testato su un milione e mezzo di bambini".

Già all'indomani dell'approvazione del vaccino anti Covid ai bambini Crisanti aveva espresso perplessità, sostenendo che avrebbe preferito da parte dell'ente regolatore una linea di maggior prudenza e attendismo: "Non c'è fretta", aveva dichiarato al Corriere. "La fretta bisogna averla invece nel somministrare le terze dosi. Avere abbreviato i tempi è una mossa giustissima. In questo modo si anticipa il calo dell'immunità. Dopo sei mesi la protezione dall'infezione diminuisce dal 95 al 40%, quella dalla malattia dal 90 al 65%. Quindi se le difese vengono ripristinate dovremmo metterci al sicuro. È l'assoluta priorità. Bisogna fare presto". Poi, sempre in merito al vaccino Pfizer per uso pediatrico, aveva aggiunto: "L'autorizzazione da parte dell'agenzia europea Ema è basata su uno studio che ha coinvolto circa duemila bambini. Una casistica limitata. Dal mio punto di vista e di altri colleghi con questi numeri si dovrebbe parlare al massimo di studio preliminare".

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