“Un immigrato mi ha pugnalato”. Invece era sua moglie per vendicarsi di un tradimento

"Sono stato accoltellato da un ragazzo di colore a cui avevo negato delle monetine". Con queste parole un uomo sardo aveva dichiarato agli agenti arrivati al pronto soccorso dell'ospedale di Brotzu, in provincia di Cagliari, l'origine di alcune profonde ferite sul suo corpo. I poliziotti, che volevano vederci chiaro, gli hanno però posto delle domande più approfondite scoprendo che nel racconto della vittima vi erano non poche contraddizioni e giungendo ben presto alla soluzione dell'enigma. Non era stato un immigrato a pugnalarlo, bensì sua moglie, infuriata per i continui tradimenti subiti che troppo a lungo aveva dovuto sopportare in silenzio.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Cagliari hanno denunciato in stato di libertà una 32enne cagliaritana, accusata di lesioni personali aggravate al proprio marito. Vittima delle coltellate è un uomo 40enne che inizialmente aveva riferito agli agenti una versione dei fatti poco convincente: a ferirlo, soprattutto al collo, aveva riferito che era stato uno straniero, di colore, che era fuggito dopo l'aggressione mentre lui veniva subito soccorso dal cugino.
E' stato proprio il cugino a smentire il 40enne e mettere nei guai la moglie. L'uomo, infatti, ha riferito ai poliziotti una versione totalmente diversa di quanto accaduto, raccontando che i fendenti erano stati sferrati dalla moglie della vittima con la quale da tempo era in pessimi rapporti per questioni sentimentali legati a presunti tradimenti.