Ucraina: nuovi colloqui diretti con la Russia a Istanbul, a Kiev proteste contro la nuova legge anticorruzione

Attesa a Istanbul per il nuovo round di negoziati diretti tra Ucraina e Russia in programma oggi, mercoledì 23 luglio, anche se entrambe le parti hanno già avvertito che non si attendono svolte decisive per la guerra in corso ormai da tre anni e mezzo. A Kiev intanto proteste di piazza contro il controverso disegno di legge anticorruzione promulgato da Zelensky e che per molti critici priva dei poteri gli organismi anticorruzione del Paese.
I colloqui preliminari a Istanbul
Kiev ha annunciato che la sua delegazione ai colloqui di Istanbul sarà guidata ancora dall'ex ministro della Difesa ucraino e attuale segretario del Consiglio di sicurezza, Rustem Umerov. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyy, ha affermato che Kiev è pronta a "garantire la liberazione del nostro popolo dalla prigionia e la restituzione dei bambini rapiti, a fermare le uccisioni e a preparare un incontro tra i leader". Il Cremlino dal suo canto ha affermato solo di sperare che i colloqui possano svolgersi questa settimana e ha avvertito che “Non ci sono motivi per aspettarsi miracoli”. "C'è la nostra bozza di memorandum e c'è quella dell'Ucraina. Ci scambieremo opinioni e negozieremo su queste due proposte, che al momento sono diametralmente opposte. C'è ancora molto lavoro da fare", ha sottolineato il portavoce del Cremlino Peskov. I precedenti colloqui a Istanbul a maggio e giugno hanno portato solo ad accordi per lo scambio di prigionieri e Zelensky ha confermato che anche in questo caso si parte da nuovi scambi e il rimpatrio dei bambini ucraini portati in Russia.
Proteste a Kiev contro la legge sugli organi anticorruzione del Paese.
L’Ucraina intanto fa i conti con le proteste di piazza contro la controversa legge che per molti indebolisce gli organi anticorruzione del Paese. Il testo approvato dal Parlamento è stato promulgato da Presidente Zelensky. La legge in pratica revoca l'indipendenza delle agenzie anticorruzione e ne trasferisce il controllo al governo. Una mossa che per opposizione e diversi attivisti rappresenta un importante passo indietro nella lotta alla corruzione e una stretta autoritaria sotto il pretesto della sicurezza nazionale.
Circa 1.500 manifestanti si sono radunati davanti alla sede della presidenza a Kiev gridando "Vergogna" e ci sono state proteste in altre grandi città, tra cui Dnipro, Leopoli e Odessa. Anche Bruxelles avverte che la misura potrebbe compromettere il percorso di adesione di Kiev all'Ue.
Caccia Mirage 2000 fornito all'Ucraina dalla Francia si è schiantato
Intanto un aereo da caccia Mirage 2000 fornito all'Ucraina dalla Francia si è schiantato martedì a causa di un guasto, con il pilota che si è eiettato senza problemi nell'oblast di Volinia, nell'Ucraina nord-occidentale. Lo ha dichiarato l'esercito ucraino. "Si è verificato un guasto all'equipaggiamento, che il pilota ha segnalato al controllore di volo", si legge in un comunicato militare. "Il pilota ha quindi agito con competenza, come previsto in situazioni di crisi, ed è riuscito a eiettarsi. Una squadra di soccorso ha trovato il pilota in condizioni stabili. Non ci sono state vittime a terra".