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Omicidio a Gemona

Ucciso e fatto a pezzi a Gemona, a decidere i dettagli del funerale sarà la madre che ha confessato il delitto

È passato più di un mese dall’omicidio di Alessandro Venier, ucciso e fatto a pezzi dalla madre Lorena, come ammesso dalla stessa negli scorsi interrogatori, e dalla compagna Mailyn Castro Monsalvo. Il funerale dell’uomo non è ancora stato celebrato. A quanto si apprende, il Comune di Gemona starebbe attendendo indicazioni in merito proprio dalla madre della vittima.
A cura di Eleonora Panseri
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È passato più di un mese dall'omicidio di Alessandro Venieravvenuto il 25 luglio scorso. A ucciderlo e a fare a pezzi il suo corpo sarebbero state la madre, Lorena, come ammesso dalla stessa negli scorsi interrogatori, nei quali ha descritto il delitto e il tentativo di disfarsi del cadavere, e la compagna del 35enne, Mailyn Castro Monsalvo.

Il funerale dell'uomo non è ancora stato celebrato, nonostante siano passate oltre quattro settimane. Il motivo del ritardo? A quanto si apprende, il Comune di Gemona (Udine), dove l'uomo e le due donne risiedevano, starebbe attendendo indicazioni in merito proprio dalla madre della vittima.

A breve le decisioni relative a tempi e modalità della cerimonia e della successiva sepoltura decise dalla donna dovrebbero essere comunicate al sindaco Roberto Revelant per il tramite del suo avvocato, Giovanni De Nardo. L'unica notizia che si apprende in merito è che il funerale dovrebbe svolgersi con il rito civile ma non ci sarebbe ancora una data.

Infatti, anche se una madre è accusata di aver ucciso il figlio, finché non viene legalmente sospesa o privata della responsabilità genitoriale, mantiene ancora i suoi diritti come genitore, incluso quello di decidere sul funerale del figlio.

La legge punta a tutelare i diritti fondamentali di un indagato e garantire un giusto processo. Per questo, anche una persona accusata di un reato gravissimo ne mantiene alcuni fino a che non interviene un giudice.

Non sono state prese decisioni nemmeno sull'affido della figlia neonata della vittima e della compagna. Stando a quanto riportato dai quotidiani locali, sarebbe ancora ospite di una struttura protetta, sempre in carico al Comune di Gemona.

Il 20 agosto Lorena Venier si è sottoposta nel carcere di Trieste a un nuovo interrogatorio davanti al pubblico ministero di Udine Giorgio Milillo, titolare del fascicolo d'inchiesta sull'omicidio del figlio.

L'incontro è durato oltre tre ore: la donna ha confermato la prima versione fornita agli inquirenti, quando aveva confessato di aver ucciso e sezionato il cadavere con la complicità della nuora. La compagna del 35enne è ospite di una struttura per madri detenute sull'isola della Giudecca, a Venezia, e non è ancora stata sentita. 

Le sue condizioni di salute non le consentono ancora di sostenere il confronto con il magistrato. All'uscita dal carcere Milillo non aveva rilasciato dichiarazioni salvo precisare che gli accertamenti sarebbero proseguiti nelle settimane successive.

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