Tosi: Con Passera Premier la Lega torna con il Pdl

E' ancora possibile un accordo tra la Lega e il Pdl per le prossime elezioni politiche dopo la rottura dei giorni scorsi, lo dice Flavio Tosi in un’intervista a Libero, a patto però che il Cavaliere faccia un passo indietro. Per il sindaco di Verona l’unica scelta giusta per poter avere qualche possibilità di vittoria alle elezioni politiche 2013 infatti sarebbe quella di candidare il ministro Passera come Premier della coalizione perché “figura stimata e super partes”. Secondo Tosi, Berlusconi invece non potrebbe mai vincere, a maggior ragione dopo le ultime dichiarazioni del Cavaliere che hanno lasciato il sindaco più che perplesso. Ad infastidire Tosi è stato in primis il tira e molla su Monti, “prima lo sostiene, poi lo manda a casa, poi lo propone come capo dei moderati, poi ne dice pesta e corna” sottolinea Tosi, al quale non sono piaciute nemmeno le dichiarazioni del Cavaliere sull’abolizione dell’Imu. “Abolirla è una barzelletta perché non è sostenibile” afferma il sindaco, aggiungendo “se la elimini devi mettere altre tasse, per il cittadino non cambia niente”. Tosi ritiene che Berlusconi non possa dettare le regole sull’alleanza in Lombardia perché è “interesse anche del Pdl sostenere Maroni”, mentre giudica "un’assurdità” le minacce del cavaliere di  far cadere Piemonte e Veneto.

Tosi  non vede possibile nemmeno una sua candidatura a Premier che ritiene “di bandiera” ed è sicuro che Berlusconi non l’accetterebbe mai. Il Sindaco è convinto però che in questo momento il primo obiettivo della Lega deve essere  Milano e non Roma, ritenendo possibile una vittoria di Maroni nonostante giudichi Ambrosoli “una persona degna”. Per Tosi infatti Maroni è un candidato forte perché “ha fatto benissimo il ministro del Welfare e dell’Interno, è una bandiera della legalità”. Il sindaco ha parlato anche dello scandalo dei rimborsi al Pirellone che ha coinvolto anche esponenti di spicco della Lega. Tosi ritiene giusto che chi ha sbagliato paghi anche se “non va fatta la decapitazione né un’assoluzione generale, vanno valutati caso per caso tutti i consiglieri". Per Tosi ad esempio gente come il leghista Galli dovrebbe essere espulso dal partito per quello che ha fatto, ma  anche chiunque altro abbia sbagliato “indipendentemente dal cognome” .