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Torino, la maestra aggredita dai genitori degli studenti: “Io accusata ingiustamente”

La maestra ha detto: “Sono stata aggredita fisicamente e verbalmente da due genitori all’uscita di scuola perché ritenuta erroneamente responsabile di violenza psicologica nei confronti dei loro figli”.
A cura di D. F.
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"Sono stata accusata ingiustamente, ho subito un danno enorme alla mia immagine. Per una situazione che è stata provocata da una persona fuori di sé. Sono stata aggredita fisicamente e verbalmente da due genitori all’uscita di scuola perché ritenuta erroneamente responsabile di violenza psicologica nei confronti dei loro figli". A parlare, difendendosi dalla accuse, è la maestra vittima alcuni giorni fa di un'aggressione da parte dei genitori di alcuni bimbi di una scuola elementare torinese, secondo cui l'insegnante avrebbe praticato violenze psicologiche, e talvolta persino fisiche, verso i figli.

Intervistata da La Stampa V.G., la maestra protagonista della vicenda, annuncia denunce: "Ho letto cosa hanno scritto, delle porte sbattute, degli strattoni, delle minacce ai bambini, che li obbligavo a stare seduti. È possibile che i bambini, mal propensi a lavorare seriamente con le supplenti o giustamente spiazzati dai continui cambiamenti di riferimenti e metodi didattici, possano aver mal gradito i primi momenti di disciplina o il cambio della didattica. Modalità di insegnamento basata sull’attenzione, sul rispetto reciproco dei compagni e dell’insegnante". In merito alla campanella usata per richiamare i bambini spiega: "Quella è l’unica cosa vera: siccome l’intervallo della mensa è diverso per ogni classe , l’ho fatta suonare due volte. Faccio così, perché odio urlare. Siccome, voglio insegnare ai bambini a non farlo, penso che sia una contraddizione se dovessi per richiamarli alzando la voce. Di certo non ho mai usato alcun tipo di violenza fisica o psicologica sugli alunni, né in questa né in nessuna altra classe".

I genitori dei bimbi tuttavia non la pensano così tanto che sono arrivati, sicuramente esagerando, ad aggredire l'insegnante. Un papà le ha persino messo le mani al collo, costringendola a barricarsi nella scuola e chiamare la polizia.

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