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Torino, evade dai domiciliari per giocare a calcio: arrestato negli spogliatoi

Il 27enne voleva essere in campo a tutti i costi con la sua squadra di seconda categoria contro la primatista in classifica.
A cura di A. P.
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Probabilmente dava così tanta importanza al successo della squadra di calcio di cui faceva parte da non rendersi conto dei pericoli che avrebbe corso giocando. Per questo un 27enne, residente a Torino e sottoposto agli arresti domiciliari per questioni di droga, è evaso dall'abitazione in cui doveva rimanere per poter scendere in campo con la maglietta della sua squadra che milita nella seconda categoria. Come racconta La Stampa, l'idea era quella di giocare una importantissima partita con i primi in classifica e poi far ritorno nell'abitazione scelta per scontare gli arresti.

In campo nessuno sapeva della sua condizione di evaso e credevano avesse avuto un permesso così è stato schierato regolarmente. Per sua sfortuna, però, durante i 90 minuti di gioco, a casa si sono presentati i carabinieri della stazione di Barriera di Milano che, accorgendosi della sua assenza, hanno immaginato dove potesse trovarsi. I militari quindi hanno segnalato il caso ai dirigenti della sua squadra che via telefono sono stati pregati di non farlo allontanare. Per l'uomo quindi è scattato un nuovo arresto. Quando i carabinieri sono arrivati lui era ancora negli spogliatori a festeggiare la vittoria con i compagni nonostante fosse stato sostituto in gara  dopo un rigore sbagliato.

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