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Terremoto, truffa dei “pacchi solidali”: rinviato a giudizio il senatore della Lega Pazzaglini

Giuliano Pazzaglini, senatore della Lega ed ex sindaco di Visso, è stato rinviato a giudizio per truffa, peculato e abuso d’ufficio. Il gup del Tribunale di Macerata Domenico Potetti ha fissato la prima udienza per il 25 gennaio. A processo con l’esponente del Carroccio, ma solo per abuso d’ufficio, l’ex presidente della Croce Rossa vissana Giovanni Casoni.
A cura di Davide Falcioni
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Giuliano Pazzaglini, senatore della Lega ed ex sindaco di Visso, è stato rinviato a giudizio per truffa, peculato e abuso d'ufficio. Il gup del Tribunale di Macerata Domenico Potetti ha fissato la prima udienza per il 25 gennaio. A processo con l'esponente del Carroccio, ma solo per abuso d'ufficio, l'ex presidente della Croce Rossa vissana Giovanni Casoni. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza con il coordinamento del procuratore di Macerata Giovanni Giorgio, riguardano una serie di donazioni per i terremotati, che, secondo l'accusa, sarebbero state dirottate su due società gestite da Pazzaglini e Casoni. Il senatore, difeso dagli avvocati Giancarlo Giulianelli e Giuseppe Villa, ha finora respinto tutte le accuse sostenendo di aver destinato ai terremotati tutte le donazioni arrivate. Anche Casoni, assistito dall'avvocato Maurizio Ballarini, si proclama innocente.

L'inchiesta  era cominciata da un accertamento eseguito dalla Guardia di finanza di Camerino su come il Comune aveva speso i soldi delle donazioni ricevute da più enti per i vissani colpiti dai terremoti del 2016. A coordinare le indagini è stato il procuratore capo Giovanni Giorgio che in un complesso capo d’imputazione ha poi formalizzato le accuse. Gli illeciti sarebbero avvenuti tra maggio del 2017 e maggio del 2018. Per quanto riguarda le accuse di abuso d’ufficio (sette gli episodi contestati), secondo la procura l'allora sindaco Pazzaglini, in posizione di conflitto d’interessi, agli enti interessati a effettuare  donazioni per i terremotati (si tratta di una cooperativa, una parrocchia, una polisportiva e associazioni della provincia, delle Marche, ma anche da altre zone d’Italia) avrebbe sconsigliato di versare i soldi direttamente al Comune perché, a suo dire, ci sarebbero state difficoltà operative a inserire le somme nel bilancio comunale suggerendo di versarli alla Sibil Iniziative srl, società gestita dall’amico Casoni in via esclusiva dal 29 dicembre 2017, ora alla Sibyl Project srl costituita a maggio di quell’anno e di cui Pazzaglini e Casoni erano co-amministratori. Per quanto riguarda l’accusa di truffa viene individuata in uno degli episodi di abuso d’ufficio per l’ex senatore, mentre il reato di peculato è riferito all’episodio dell’8 giugno del 2017 quando Pazzaglini avrebbe ricevuto 10.300 euro raccolti nel corso del motoraduno di solidarietà “In moto per ricostruire”.

Sia Pazzaglini che Casoni hanno sempre rigettato gli addebiti, sostenendo che tutti i soldi ricevuti per i terremotati erano stati utilizzati per le finalità previste e indicate dai donatori e che non erano transitati per le casse comunali solo per bypassare i vincoli imposti dalla burocrazia e velocizzare in questo modo gli interventi.

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