Terremoto, i pc rubati nella scuola appena inaugurata recuperati dai Carabinieri
Quel furto dei pc nella scuola media di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, appena inaugurata dopo il terremoto che ha devastato il centro Italia, aveva creato sconcerto nella comunità locale e indignato tutta l'Italia. A distanza di meno di una settimana dal brutto episodio i carabinieri però sono riusciti finalmente a recuperare gran parte della refurtiva, otto dei dieci computer trafugati dai malviventi. "Posso dire che lo Stato esiste, e che il cittadino è tutelato", ha commentato a caldo il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, che ha ringraziato anche "carabinieri, polizia, il prefetto e il questore" per quanto fatto in questi giorni per poter riacciuffare i ladri.
Era stato proprio il primo cittadino della cittadina abruzzese colpita dal terremoto del 24 agosto ad usare parole di fuoco contro i ladri dopo aver appreso del furto. "Sono degli sciacalli infami, si devono vergognare per questo gesto, fatto a bambini che hanno già perso tutto" aveva dichiarato infatti Stangoni, aggiungendo: "Si faranno le indagini certo, ma è il gesto che fa male". Il gesto aveva colpito anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo aveva definito "un'offesa all'Italia", e un "tentativo odioso di rubare il futuro ai ragazzi di quel Comune".
Secondo le indagini svolte dagli uomini dell'arma, gli sciacalli in azione nella notte tra il 27 e il 28 settembre nell'unica scuola del paese agibile sono due uomini entrambi denunciati. Saranno gli stessi carabinieri questo pomeriggio a riconsegnerà il materiale rubato all’istituto scolastico Nicola Amici di Acquasanta Terme.