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Strage treni, le vittime. Patty Carnimeo stava andando a lavoro come ogni giorno

La donna viveva ad Andria ma lavorava come estetista a Bari. Percorreva quella tratta ogni mattina.
A cura di Davide Falcioni
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Patty Carnimeo, trent'anni, è una delle 23 vittime dell'incidente ferroviario tra le campagne di Andria e Corato. Lascia una figlia di due anni e mezzo. "Era originaria di Bari – racconta sua zia – ma si era trasferita ad Andria dopo il matrimonio. Era un angelo, bellissima e dolcissima". Altre amiche spiegano che Patty faceva l'estetista e si recava tutti i giorni a Bari per lavoro: "Prendeva sempre quel treno, non ce lo saremmo mai aspettato". "Come si fa – domanda sua zia – a spiegare a una bimba di due anni e mezzo che tua madre non c'è più? Come crescerà quella bambina senza una mamma?".

Patty è tra le 23 vittime del disastro ferroviario di ieri mattina avvenuto lungo la tratta a binario unico tra Ruvo di Puglia e Corato. Alcuni passeggeri, tra cui un bimbo, sono stati estratti vivi dalle lamiere. All'origine della tragedia un errore umano oppure un guasto tecnico. La Procura di Trani ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario: il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti. Gli inquirenti hanno spiegato: "Apparentemente abbiamo le idee chiare. Questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale".

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