19.007 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

“Stop viaggi, concerti, stadio e ristorante”. L’idea di Rasi per convincere i giovani a vaccinarsi

Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema e attualmente consulente del commissario per l’emergenza coronavirus: “Userei in modo più perentorio il Green pass, senza il quale precluderei alcune cose: dai voli aerei ad alcune attività ludiche come i concerti o le partite di calcio, ma anche i ristoranti”.
A cura di Davide Falcioni
19.007 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Niente viaggi, concerti, né partite allo stadio né cene al ristorante per i non vaccinati. A lanciare la proposta, in un'intervista rilasciata al Sole 24 ore, il professor Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell'Ema e attualmente consulente del commissario per l'emergenza coronavirus, convinto che sia necessario convincere quante più persone possibile a vaccinarsi contro il Covid-19 usando anche la leva delle attività vietate in assenza di immunizzazione. "Questo è il momento in cui fare una campagna anche sui social", puntando soprattutto ai più giovani, alla "fascia dei 30enni che è quella meno convinta a vaccinarsi e quella più a rischio contagio per la importante vita sociale che fa. Con i no vax penso invece ci sia poco da fare". Rasi non esclude, per il futuro, l'introduzione dell'obbligo vaccinale ma per il momento la sua opinione è che si debba puntare sull'incentivazione. "Userei in modo più perentorio il Green pass, senza il quale precluderei alcune cose: dai voli aerei ad alcune attività ludiche come i concerti o le partite di calcio, ma anche i ristoranti".

Guido Rasi ha ricordato che "per metà luglio chi vuole potrà avere il vaccino e quindi magari si potrebbero consentire grandi tavolate solo a chi è vaccinato. Poi ci sono anche i 3 milioni di over 60 che ancora non si sono vaccinati. Lì secondo me c'è una quota che ha difficoltà logistiche. E queste vanno risolte innanzitutto grazie al medico di famiglia oppure ricorrendo al farmacista più vicino, o in extremis ricorrendo alla struttura commissariale che so che è pronta a fare la sua parte per le situazioni più difficili". Secondo l'ex direttore esecutivo dell'Ema quella dell'obbligo vaccinale è un'ipotesi da non scartare, bensì da valutare "da settembre se non fossimo soddisfatti dei risultati raggiunti. In alternativa precluderei diverse attività a chi non si vuole vaccinare". Rasi quindi conclude: "Ci sono molti dubbi tra i genitori per vaccinare i figli minori. Dai test si è visto che i vaccini sono sicuri anche nella fascia dai 12 ai 16 anni e quindi non ci devono essere esitazioni anche in vista della riapertura delle scuole". Tuttavia "sono convinto che ci giochiamo tutto nella fascia dei 20-30 anni che è quella che ha più vita sociale e dove si trasmette di più il virus. Senza un 70-80% di adulti vaccinati – ricorda – c'è il rischio che il virus continui a circolare con l'incognita dell'arrivo di nuove varianti che possono sempre minare l'efficacia dei vaccini".

19.007 CONDIVISIONI
32804 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views