Skinhead italiani reclutavano filorussi per combattere in Ucraina: sei arresti

In Italia vi era un vero e proprio gruppo di reclutamento di miliziani e mercenari che si occupava di avvicinare e poi assoldare uomini da impiegare nella guerra in corso in Ucraina tra filorussi e ucraini lungo i confini del Donbass. È quando sostengono gli inquirenti della Procura di Genova dopo un lunga inchiesta affidata e condotta dai carabinieri del Ros che nella mattinata di mercoledì ha portato all'arresto di sei persone su tutto il territorio nazionale con l'accusa di reclutamento di mercenari e di combattimento in un conflitto armato estero. Gli arresti sono stati eseguiti dai militari dell'arma del Raggruppamento operativo speciale insieme ai colleghi dei reparti territoriali a Genova ma anche a Milano e nelle province di Avellino e Parma.
Per tutti i fermati il Giudice per le indagini preliminari ha firmato un provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere. Nell'ambito della stessa operazione sono state inoltre eseguite perquisizioni nei confronti di altri sette indagati. Le indagini dei carabinieri sono partite investigando sugli ambienti skinhead in Liguria e hanno portato alla luce una struttura organizzata operante sull'asse Italia-Ucraina che si occupava del reclutamento e del finanziamento di mercenari destinati ad integrare le fila delle milizie separatiste filorusse nella regione del Donbass, dove ancora oggi ci sono scontri armati con le truppe regolari del governo di Kiev. Dalle indagini sarebbero emerse anche diverse foto che proverebbe la presenza di membri di gruppi di estrema destra italiana nel Donbass.