Siracusa: false assunzioni ai consiglieri comunali per intascare i rimborsi

"Fantassunzioni": è stata chiamata così l'operazione della Digos di Siracusa che vede indagati 5 ex consiglieri comunali (uno dei quali recentemente rieletto) e sette imprenditori. L'inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa è iniziata nel settembre 2012 con alcuni blitz a Palazzo Vermexio, sede del Comune, e relativi sequestri di diversi faldoni per meglio inquadrare la vicenda dei rimborsi alle ditte dove risultavano impiegati consiglieri in carica dal 2008 al 2013. Secondo le indagini, i consiglieri – in concorso con i rispettivi datori di lavoro – avrebbero stipulato fittiziamente contratti di assunzioni in ruoli dirigenziali con retribuzioni elevate, senza che tuttavia i dipendenti svolgessero alcuna attività lavorativa. "Casualmente" le assunzioni venivano effettuate poco prima o poco dopo le elezioni. Si sarebbe così sfruttata impropriamente la normativa regionale che prevede i rimborsi delle giornate lavorative trascorse in municipio per partecipare a riunioni dei consigli comunali o delle commissioni consiliari permanenti.
Spiega il quotidiano Live Sicilia: "In alcuni casi, gli stipendi mensili ed i relativi oneri contributivi finivano per essere interamente pagati dalla collettività". Si parla di 657.965,22 euro come totale dei singoli rimborsi fruiti dagli indagati. “Questo è soltanto l'inizio”, anticipano dalla Digos di Siracusa. Al vaglio, adesso, ci sarebbe la posizione di tutti i restanti consiglieri comunali della passata tornata amministrativa. E bisognerà, soprattutto, capire se vi fosse un qualche accordo sottobanco tra i politici e i titolari delle ditte che li assumevano per giungere ad una più o meno equa divisione delle cifre che sarebbero state indebitamente percepite ai danni del Comune di Siracusa.