“Se vuoi lavorare devi baciarmi”, imprenditore veneto a processo per ricatto all’operaia

Essere disponibile a farsi baciare dal capo per conservare il proprio posto di lavoro. È la richiesta che sarebbe arrivata ad un'operaia di un'azienda trevigiana con contratto a termine che però non ha ceduto denunciando il suo datore di lavoro. Come racconta il quotidiano il Gazzettino, l'imprenditore, un 50enne residente a Conegliano Veneto in provincia di Treviso, ora dovrà rispondere delle accuse di tentata violenza sessuale davanti ai giudici del tribunale veneto. "Se vuoi continuare a lavorare devi baciarmi" avrebbe imposto più volte l'uomo alla giovane operaia che aveva un contratto di lavoro a tempo determinato e in scadenza. Un'accusa pesante che dopo alcuni accertamenti da parte della locale procura è costato all'imprenditore il rinvio a giudizio. Secondo i pm di Treviso che si sono occupati del caso dopo la denuncia e la ricostruzione della donna, nel corso del 2012 l'imprenditore avrebbe più volte fatto una serie di proposte indecenti all'operaia e avrebbe anche cercato di baciarla e di accarezzarle il fondoschiena.
L'imprenditore ovviamente rigetta ogni accusa a suo carico e nega di aver fatto una simile proposta all'operaia che l'ha denunciato. Secondo la difesa, infatti, le accuse dell’operaia sono false e sarebbero arrivate a causa del non rinnovo del contratto. "La denuncia dell’ex operaia è arrivata quando l’imprenditore ha deciso di non rinnovare il contratto e nello stesso tempo di non trasformarlo in un’assunzione a tempo indeterminato" sottolineano i legali dell'imprenditore.