Savona: commerciante si suicida in negozio a causa della crisi economica

E' bastato un debito da 6 mila euro nel periodo più buio della crisi economica per gettare Sarah Siter, titolare di un'agenzia viaggi a Savona, nella depressione, portandola al suicidio, l'ennesimo causato dalle difficoltà economiche. La donna, prima di togliersi la vita, ha scritto una toccante lettera ai familiari – ai quali ha chiesto scusa – poi si è chiusa in bagno e si è impiccata con una sciarpa. Lo stesso pubblico ministero che indaga ha definito la missiva commuovente.
Un collega ha raccontato: "Da qualche tempo non sorrideva più. L'avevo incontrata un paio di mesi fa a un convegno di settore: era triste, laconica, si vedeva che era preoccupata. Come non esserlo, di questi tempi. Aveva aperto l'attività insieme a una socia, poi era rimasta da sola e la mamma le dava una mano. Se va avanti così non sarà l'ultimo caso del genere; siamo strangolati a livello fiscale e in generale il quadro socio-economico è talmente instabile che i rischi sono enormi, per tacere di una certa concorrenza sleale che nel nostro settore sta prendendo piede impunemente. La piccola imprenditoria a Savona sta soffrendo al limite e a farne le spese sono le persone oneste come lei".