Sarah Scazzi, 15 anni fa l’omicidio di Avetrana. Il legale della mamma: “Da Concetta prova di grande dignità”

Il 26 agosto 2010, esattamente 15 anni fa, la mamma di Sarah Scazzi, Concetta Serrano, denunciò la scomparsa della figlia 15enne. Pochi mesi dopo, il 6 ottobre, il corpo della ragazza fu trovato in una cisterna nelle campagne di Avetrana (Taranto).
A rivelare agli investigatori il luogo del ritrovamento fu lo zio della giovane, Michele Misseri, al termine di un lungo interrogatorio. Dalle analisi sul corpo emerse che Sarah Scazzi era stata strangolata. Per l'omicidio sono state condannate all’ergastolo in via definitiva la zia Cosima Serrano e la cugina Sabrina Misseri.
Riconosciuto invece colpevole di soppressione di cadavere, lo zio è stato condannato a 8 anni di carcere. Michele ha finito di scontare la sua pena l'11 febbraio 2024. Continua a sostenere l'innocenza della moglie e della figlia e a proclamarsi unico colpevole per l'omicidio della nipote.
"Concetta, anche durante il processo, ha sempre detto che si aspettava una parola in più dalla nipote o dalla sorella. Quella che è venuta fuori è una verità processuale, fin dall'inizio delle indagini la famiglia ha sempre detto che non cercavano un colpevole ma il colpevole", ha detto a Fanpage.it l’avvocato Luigi Palmieri, legale dei familiari della vittima.
"Le tantissime udienze del processo di primo grado Concetta le ha seguite tutte. Come mamma aveva bisogno di sapere, di conoscere la verità. Noi legali riteniamo Michele Misseri non sia credibile. – aggiunge – Ha saputo descrivere benissimo le fasi post-omicidio, ma quando doveva farlo con il delitto si perdeva, ha dato tante versioni e diceva di non ricordare nulla".
Il delitto di Avetrana è stato tra i casi di cronaca nera più seguiti dai media, ebbe una grande risonanza a livello nazionale e il volto di Sarah Scazzi è rimasto impresso nella memoria di tanti.
"Dal punto di vista professionale è stato un caso che mi ha dato tanto e a cui ho dato tanto. Molto impegnativo ma mi ha arricchito. A livello umano è stato difficile da affrontare, parliamo di una tragedia che, oltre alla vita di Sarah, ha spezzato anche quella di due famiglie", ricorda Palmieri.
"Sono state fatte indagini classiche con ascolto di testimoni, intercettazioni, analisi dei tabulati telefonici. Nel processo c'è stato un ampio dispiegamento di prove. Anche se, se penso alla prova scientifica, non è mai stata tirata in ballo".
Come ci spiega ancora il legale, "la verità processuale è stata raggiunta ma è chiaro che qui parliamo di un processo indiziario, non c'è una confessione né una telecamera che abbia ripreso il delitto. Ma è proprio questo il problema con tutti i processi indiziari".
In più, ci tiene a specificare Palmieri, "è chiaro che quando c'è una condanna all'ergastolo non c'è da esultare, soprattutto se riguarda una ragazza giovanissima come Sabrina".
Parlando della mamma di Sarah l'avvocato racconta: "Mi sono sentito dire spesso che ha dato l'immagine di una donna fredda, priva di emozioni, come se la reazione al dolore fosse necessariamente piangere e strapparsi i capelli in pubblico. Ma io ho sempre apprezzato e ammirato la sua dignità".
"Il dolore di una madre che perde una figlia penso sia tremendo, si dice infatti che un genitore non dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli. Su questo lei è sempre stata molto riservata e ho sempre rispettato il suo dolore e la sua volontà. Ma sicuramente ha sofferto e continua a soffrire tantissimo per la perdita di sua figlia", aggiunge l'avvocato.
E ricorda: "Le udienze del processo iniziavano alle 9.30/10 e terminavano tra le 19 e le 20. Concetta rimaneva seduta tutto il tempo, a volte senza bere e mangiare. Ha avuto una forza d'animo e una resistenza che mi hanno sorpreso".
Tempo fa si era ipotizzata la possibilità di un incontro tra la madre di Sarah Scazzi e lo zio della 15enne, uscito di recente dal carcere dopo aver scontato la sua condanna.
Concetta Serrano, replicando a una lettera inviata al quotidiano La Stampa dalla nipote Valentina Misseri, figlia di Michele e Cosima e sorella di Sabrina, si era detta disponibile
"Concetta non ha mai negato questa possibilità, il confronto può avvenire anche in privato, senza troppi clamori", ci ha confermato il legale. Ma un incontro, fino a oggi, non c'è ancora stato.