Salva un gattino randagio e malato: donna multata di 166 euro

"Fai del bene e scordalo", recita un vecchio adagio popolare, ed è anche – molto probabilmente – l'atteggiamento che dovrebbe tenere una donna leccese che si è vista recapitare una sanzione di 166,66 euro per aver trovato un gattino malato in mezzo a una strada e averlo portato dal veterinario. Non che la donna si aspettasse una "medaglia al valore", certo, ma la sanzione è parsa decisamente sui generis, un disincentivo ad aiutare animali in difficoltà

Un accordo Stato – Regione infatti impone che gli animali presenti sul territorio debbano essere microcippati, legge giusta e perfettamente legittima che tutela gli animali: a Lecce tuttavia si è voluto andare oltre, emanando una norma con la quale si impone ai cittadini il divieto di prendere gli animali, anche quelli in forte stato di necessità. L'ordinanza non è stata rispettata da una cittadina leccese che, vedendo un gattino malato e in pericolo sul ciglio di una strada, ha provveduto a portarlo da un veterinario facendosi carico di tutte le spese mediche.

In cosa ha sbagliato la donna? Secondo le autorità di polizia leccesi non avrebbe dovuto prendere il cucciolo, bensì chiamare le guardie che avrebbero valutato e deciso il da farsi. Il soccorso all'animale, che è morto dopo poche ore, è costato alla donna una multa da 166,66 euro: "Mi chiedo – afferma il consigliere comunale Gaetano Messi – : ma siamo certi di andare nella direzione giusta? Siamo certi che sanzionare in modo orbo anche ciò che obbiettivamente è un giusto agire, voglia dire rendere Lecce Migliore? Il Sindaco Salvemini intende portare avanti la lotta al randagismo sulle spalle dei cittadini? Siamo difronte all’ennesima beffa di chi prometteva il cambiamento e sta dando solo cinismo!".