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Rimprovera studentessa “satanista” che indossa il crocifisso capovolto, sospeso per 3 giorni: “L’ha umiliata”

Il Tribunale del lavoro di Palermo ha respinto il ricorso di un docente che nel 2024 è stato sospeso per 3 giorni dalla dirigente dell’istituto in cui lavorava per aver rimproverato una studentessa che indossava un crocifisso capovolto. “Condotta lesiva della dignità dell’allieva, umiliata davanti a tutti”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Aveva rimproverato una studentessa per aver indossato davanti alla classe una collana con il crocifisso capovolto, professandosi satanista: il docente di storia e filosofia era stato sospeso per tre giorni con l'accusa di aver adottato comportamenti lesivi della dignità della studentessa, mortificando l'allieva davanti alla classe e violando la tutela dei dati sensibili relativi all'orientamento religioso per aver raccontato i fatti a una collega non appartenente al consiglio di classe.

I fatti risalgono al 2024 e da allora il docente ha fatto ricorso contro la sanzione disciplinare, ma il Tribunale del lavoro di Palermo ha respinto il tutto con una sentenza pubblicata lo scorso luglio.

Il dibattito sul crocifisso rovesciato e l'accostamento alla strage di Altavilla

A metà febbraio 2024, così come racconta Orizzonte Scuola, il primo a diffondere la notizia, il docente si è presentato nella sua classe di un istituto superiore siciliano, notando la collana con il crocifisso rovesciato indossata da una studentessa. Il professore di storia e filosofia, che sarebbe stato sollecitato da una collega a intervenire nei confronti dell'allieva, avrebbe chiesto alla giovane il significato del simbolo, suggerendole di indossarlo sotto il maglione per non turbare la sensibilità di altri studenti.

Per confutare le sue posizioni, il docente avrebbe fatto riferimento alla strage di Altavilla Milicia, dove Giovanni Barreca, insieme a due guru spirituali, ha torturato e ucciso la moglie e i due figli minorenni. Parlando del fatto di cronaca, il docente avrebbe definito i suoi protagonisti "satanisti".

A quel punto, la studentessa avrebbe rivendicato la fede in Satana, chiedendo che il docente parlasse alla classe di filosofi che secondo lei professavano questo credo e non presenti nei programmi scolastici. Al rifiuto del docente, la giovane lo avrebbe accusato di non essere in grado di confutare dal punto di vista filosofico la bontà della propria scelta.

L'incontro con la preside e la sospensione di 3 giorni

La dirigente scolastica ha convocato l'insegnante poco dopo, informandolo della sanzione di 3 giorni. Il docente ha raccontato di aver agito su sollecitazione di altri colleghi per tenere una lezione educativa sulla libertà di culto, respingendo l'accusa di aver mortificato davanti a tutti la studentessa. Il prof ha inoltre affermato davanti ai giudici di essere stato vessato dalla dirigenza, tanto da dover richiedere il trasferimento in un altro istituto.

Il suo racconto però non sarebbe bastato: la sentenza ha infatti stabilito che la versione del docente non trova riscontro nelle testimonianze degli altri presenti al momento dei fatti. La docente di sostegno avrebbe infatti confermato che il dibattito tra il collega e l'allieva non sarebbe stato educativo, ma uno scontro dai toni accesi durante il quale il professore avrebbe negato "qualsiasi dignità filosofica o religiosa" al credo della studentessa.

Le motivazioni della sentenza

Secondo il Tribunale, la condotta sarebbe stata contraria al dovere dell'insegnante e alla laicità della scuola pubblica, dove i ragazzi devono "essere liberi di manifestare credo e pensiero". Secondo i giudici, il professore avrebbe attaccato la studentessa accostando il suo credo ai fatti di cronaca di Altavilla Milicia. Il docente è stato condannato inoltre al pagamento delle spese legali per complessivi 3.000 euro.

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