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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Ricerche su abusi e sul Santuario della Bozzola: cosa c’era nel pc e in una pendrive di Chiara Poggi

L’8 giugno del 2007 Chiara Poggi avrebbe creato un file, che poi avrebbe modificato su una chiavetta quattro giorni dopo, dal titolo “Abusati500.doc”: al suo interno infatti c’era un elenco di articoli su abusi legati al mondo ecclesiastico.
A cura di Giorgia Venturini
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Chiara Poggi
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Tra i tanti accertamenti fatti in 18 anni da investigatori e inquirenti sul delitto di Garlasco ci sono anche le perizie dei tecnici informatici chiamati a fare ricerche sia sul pc di Chiara Poggi che su quello di Alberto Stasi, ovvero l'unico condannato in via definitiva per l'omicidio. Tra i risultati delle perizie emergerebbero alcune ricerche fatte dalla vittima sul computer pochi giorni di morire. Soprattutto due richiamano l'attenzione: quella fatta alle 11.06 del 26 luglio, l’altra alle 15.41 del 1 agosto. Avrebbe cercato qualcosa su abusi da parte di religiosi e sul santuario della Bozzola, un luogo vicino a Garlasco che Poggi e Stasi avevano visitato andandoci in bici nel periodo di Pasqua 2007 (anno del delitto) e su cui si concentrerebbe una pista investigativa e alternativa sull'omicidio.

L'ipotesi degli abusi nel Santuario della Bozzola e il file sul pc di Chiara Poggi

Tra le ipotesi ci sarebbe il fatto che questo santuario fosse legato a una pista su abusi sessuali: padre Gregorio Vitali era il prete dello scandalo sessuale ricattato da due uomini romeni che gli chiesero 250 mila euro per non diffondere video intimi. I due uomini avrebbero detto di essere stati in possesso di un audio compromettente e di video relativi a un presunto giro di festini hard: audio e video che non sarebbero mai stati trovati. Quello che accadde nel santuario non venne mai accertato però. Da qui l'ipotesi che Chiara Poggi avesse scoperto qualcosa e qualcuno la uccise per impedirle di parlare? La verità giudiziaria è un'altra ma una volta che è stato riaperto il caso – l'attuale indagato è Andrea Sempio – tutte le ipotesi possibili tornano a galla.

Tra le cose che emergono ora ci sarebbe quanto riferito dall’ingegner Roberto Porta, consulente del gup Stefano Vitelli durante il processo di primo grado ad Alberto Stasi (da cui era stata emessa una sentenza di assoluzione): "Di recente ho fatto un carving, una ricerca di file ancora leggibili, sia sul computer della sua stanza che sulla usb ritrovata accanto alla tv. E qualcosa sta venendo fuori", come riporta La Repubblica. L'attenzione è soprattutto sul file Abusati500.docera stato creato l'8 giugno per poi essere modificato quattro giorni dopo su una chiavetta. Ma cosa conteneva questo file? Al suo interno ci sarebbe un articolo di Concita De Gregorio intitolato La mala educacion: il pezzo parla di abusi sessuali da parte di preti statunitensi. Insomma, in questa chiavetta ci sarebbero stati una serie di articoli di giornale sulla pedofilia perpetrata da uomini della Chiesa. Ma non ci sarebbero documenti su possibili fatti avvenuti a Garlasco.

Sul pc di Chiara Poggi c'era invece una foto del santuario della Bozzola scaricata dal web alle 11.06 del 26 luglio 2007, e una analoga alle 15.41 del primo agosto. Giorni e orario in cui Chiara invece sarebbe stata al lavoro. Da qui ci si chiede chi avrebbe e perché scaricato questa foto sul pc della vittima.

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