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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Questi dubbi sul Dna di Sempio sulle unghie di Chiara Poggi non saranno sciolti ed è un problema per l’indagine

Ci sono alcuni dubbi sulle analisi sulle unghie di Chiara Poggi, uccisa nel 2007 a Garlasco, che resteranno eterni: dalla posizione perfetta del cromosoma Y di Sempio all’origine del contatto.
A cura di Giorgia Venturini
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Dovremo aspettare la chiusura delle indagini per capire se la perizia sulle unghie di Chiara Poggi basterà per chiedere il rinvio a giudizio per Andrea Sempio, accusato di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi. Certo è che le ultime indagini, scattate nel 2024 e note al pubblico dal marzo del 2025, hanno puntato sulle consulenze private della difesa dell'unico condannato che hanno associato il materiale trovato sulle unghie della vittima nella perizia del 2014 al DNA dell'attuale indagato. Lo stesso era successo nel 2016: le indagini di allora avevano portato ad archiviare il fascicolo su Sempio.

Qualche mese fa si è ritornati in Tribunale e questa volta è scattato un incidente probatorio con una perita super partes proprio con il focus principale di dare (una volta per tutte) una rivalutazione di questi dati. Quello che è emerso dall'ultima perizia ormai è noto: ovvero che il cromosoma Y trovato durante l'analisi del 2014 è compatibile con quello della famiglia di Andrea Sempio. Ma i dubbi del 2014 restano anche oggi. Quali sono?

Stando a quanto spiegato da fonti di Fanpage.it, rianalizzare le unghie della vittima è impossibile. Durante la perizia del 2014, eseguita dal professore Francesco De Stefano incaricato dalla Corte d'Assise Appello bis durante il processo ad Alberto Stasi, tutto il materiale di Chiara Poggi a disposizione per le analisi è stato consumato. Questo vuol dire che da allora non si è potuto ripartire da capo nel rifare gli accertamenti sulle unghie, ma si è solo potuto fare nuove valutazioni sulla base dei dati grezzi ottenuti 11 anni fa.

Altro dettaglio precisato dagli esperti fin da subito è che nella perizia del 2014 le unghie erano state sciolte. Questo vuole dire che è impossibile (e lo sarà sempre) collocare con precisione sulle unghie il materiale genetico trovato. Nel dettaglio, non si sa se il DNA di Andrea Sempio trovato era sopra, sotto o a lato delle unghie della vittima. Molto meno probabile che si sia trovato sotto perché il Ris nei mesi dopo l'omicidio aveva fatto i suoi accertamenti sotto le unghie di Chiara Poggi e non aveva trovato né materiale genetico né sangue. Dopotutto il medico legale che svolse l'autopsia aveva confermato che la ragazza non aveva fatto in tempo a difendersi: se ci fosse stata una colluttazione sarebbe stato invece trovato del DNA. La posizione perfetta del cromosoma Y di Sempio resterà quindi un mistero. Quindi anche su quale mano e su quale dito si trovava.

Così come la sua origine. Lo precisa anche la recente perizia super partes: non è possibile stabilire con rigore scientifico "le modalità di deposizione del materiale biologico originario" e perché si è verificato il contatto. Rimarrà sempre un dubbio scientifico dunque capire se "ciò si sia verificato" per "contaminazione, per trasferimento avventizio diretto o mediato". Altro eterno dubbio è quando è avvenuta la deposizione del materiale biologico.

Per il perito del 2014 e per la difesa di Andrea Sempio – essendo state trovate quantità ridotte di DNA – è più probabile che si sia trattata di una contaminazione. Per la difesa di Alberto Stasi non è un caso che sia stato trovato il cromosoma Y di Sempio. Si attende ora scoprire cosa ne pensa la Procura e, se si andrà a processo, un eventuale giudice. Dare una risposta a questi punti sarà impossibile per un genetista, spetterà ora a provarci a investigatori e inquirenti.

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