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Covid 19

Quali sono le regioni italiane in cui stanno aumentando ricoveri e decessi Covid

L’intervista di Fanpage.it a Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M.Picone”, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr): “Ricoveri e decessi in aumento seppur lineare. Registriamo due cluster regionali, di cui uno molto grosso: ecco quali sono”.
Intervista a Prof. Giovanni Sebastiani
dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone", del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
A cura di Ida Artiaco
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"In questa fase mi concentrerei sui dati di decessi e ospedalizzazioni che sono più obiettivi rispetto ai contagi. Osserviamo una crescita lineare anche se tra gli ultimi giorni di settembre e i primi giorni di ottobre si nota un incremento del tasso medio di aumento. A livello spaziale, si possono osservare due cluster, di cui uno molto grande".

Così Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone", del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), ha commentato a Fanpage.it i numeri dell'ultimo bollettino Covid pubblicato dal Ministero della Salute venerdì scorso con i dati relativi alla settimana 28 settembre – 4 ottobre, fotografando la situazione epidemilogica attuale sulla base di ospedalizzazioni e decessi.

Prof. Giovanni Sebastiani.
Prof. Giovanni Sebastiani.

I dati spiegati su ricoveri e ospedalizzazioni Covid in Italia

"Se osserviamo cosa è successo nel mese di settembre e in questi primi giorni del mese di ottobre vediamo che per quanto riguarda i pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari al momento c'è una crescita lineare – ha detto Sebastiani -. La crescita: nella prima metà di settembre aveva un tasso medio di aumento di circa 70 unità al giorno. Successivamente, fino a quasi la fine del mese è calato, c'è stato un decremento del tasso medio di aumento (17 unità ogni giorno). Poi dagli ultimi giorni di settembre al 4 ottobre, giorno in cui sono stati aggiornati i dati dal Ministero della Salute, siamo saliti a circa 80 unità con un livello di circa 3.150 unita'".

Per l'esperto, "il discorso è esattamente analogo per le terapie intensive. Siamo ad un livello di circa 95 unità: fino alla prima metà del mese di settembre, crescevamo con media del tasso di aumento di 3.2 unità al giorno, dalla metà fino agli ultimi giorni di settembre eravamo sceso a 0.7 unità al giorno, poi dagli ultimi giorni di settembre fino ad oggi siamo risaliti a 3.3 unità al giorno. Anche per i decessi c'è crescita lineare dall'inizio di settembre, siamo attorno ad un valore di 140 decessi a settimana con un tasso di aumento settimanale di circa 20 unità".

Quali sono le regioni coinvolte

Sebastiani spiega anche – numeri alla mano – quali sono a livello spaziale le regioni più interessate da questo aumento dei ricoveri. "Osserviamo che ci sono praticamente due cluster di regioni contigue, di cui uno molto grande, con valore alto del numero di ricoverati nei reparti ordinari rapportato alla popolazione, per milione di abitanti, e/o il tasso di crescita giornaliero è alto", ha detto.

Secondo l'esperto il primo cluster riguarda la provincia autonoma di Bolzano, quella di Trento, il Friuli, l'Emilia Romagna, il Veneto, la Toscana, il Lazio, l'Umbria e la Sardegna. "Nella provincia autonoma di Bolzano abbiamo al momento un valore di 50 pazienti Covid nei reparti ordinari per milione di abitanti e un tasso di crescita sempre per milione al giorno di 1.6. Per quanto riguarda la provincia autonoma di Trento, che confina con questa, c'è livello simile, con 45 pazienti Covid per milione e con un tasso di crescita di 1.1 al giorno per milione. Poi abbiamo il Friuli, che ha un valore molto alto, intorno a 110 pazienti Covid nei reparti ordinari per milione di abitanti e tasso di crescita più alto (2.3). Discorso molto simile per l'Emilia Romagna, che ha valore di 120 unità e un tasso di 1.2 per milione al giorno. Poi abbiamo il Veneto, con 60 pazienti Covid nei reparti ordinari per milione di abitanti (tasso 1.5 al giorno). Nella regione Lazio, ci sono 45 unità per milione di abitanti e tasso medio di crescita di 1.2 al giorno; la Toscana, con 65 unità per milione e tasso medio di 0.8, e l'Umbria con 100 pazienti per milione di abitanti e un tasso di 2.5.C'è poi anche la Sardegna dove abbiamo un livello attuale di 100 unità per milione di abitanti e tasso medio di aumento giornaliero di 0.5 per milione al giorno".

C'è poi il cluster del Nord Ovest: "Il Piemonte registra – ha affermato Sebastiani – 70 pazienti Covid ricoverati per milione di abitanti e un tasso medio di crescita giornaliera per milione di abitanti di 2.8. Addirittura la Valle d'Aosta registra 140 pazienti Covid ricoverati per milione di abitanti e un tasso di aumento di 8.4 per milione al giorno.

"Proteggere i fragili, per loro il Covid non è un raffreddore"

Sebastiani ha concluso ricordando che "la maggioranza delle persone che contrae il Covid con la variante che si diffonde in questo periodo ha sintomi lievi, però rimane il fatto che per i fragili è un discorso a parte, e qui si dovrebbe capire che per questa categoria di soggetti questa infezione non è un raffreddore e rischiano conseguenze gravi, anche la morte. Vanno protetti sia vaccinandoli che indossando la mascherina quando si è vicini a loro. Ultima nota è per i reparti Covid smantellati negli ospedali: ci sono ospedali, tra cui uno grande a Roma, dove di fatto c'è un reparto Covid, ma gestito dai medici del pronto soccorso, già oberati di lavoro".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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