Prima di amputarsela scrive una lettera alla gamba: “Ti amo, ma è giunta l’ora di separarci”

Rebekah Gregory DiMartino è una ragazza di 27 anni ed è una delle persone miracolosamente sopravvissute all'attentato alla Maratona di Boston del 2013. L'esplosione della bomba le ha letteralmente divelto una gamba e, da quel giorno, per la giovane donna è iniziata una sequela interminabile di visite mediche e operazioni chirurgiche nella speranza ricostruire una parte dell'arto. Dopo più di 15 operazioni chirurgiche, tuttavia, il dolore era ormai insopportabile e i risultati tutt'altro che soddisfacenti. Così la donna, sposata e madre di un figlio di 7 anni (anche la sua famiglia è rimasta ferita in seguito all'attentato) ha deciso di amputarsi l'arto sotto il ginocchio. Prima di farlo, tuttavia, ha immaginato che in fondo sarebbe stato bello non farne un dramma e per questo ha scritto una lettera d'addio alla sua gamba.
"Hey, sono io. Il nostro amore, che a lungo ci ha tenuto uniti, è purtroppo venuto meno. Questo rapporto è diventato un vero e proprio peso per la mia esistenza. Ne abbiamo passate tante insieme. Abbiamo visto un sacco di posti, fatto un sacco di cose e tu mi hai aiutata ad attraversare momenti difficili. Ti prometto che non dimenticherò mai quelle esperienze, ma adesso è arrivato il momento di dare una svolta, il nostro tempo insieme è giunto al termine. A lungo ho avuto bisogno di te, ma adesso non è più così e sento che mi stai trattenendo dal raggiungere il mio pieno potenziale. Ora, so che non è facile per te accettare quello che sto per dirti, ma non ho mai mentito e non intendo farlo ora. Quello di cui ho bisogno è qualcosa che tu non puoi darmi più. Ti amo, davvero, ma sento che è giunta l'ora per me di iniziare una nuova tappa nel mio viaggio. Detto questo, ti regalo un'ultima pedicure. È il mio ultimo dono, da domani ti taglierò per sempre fuori dalla mia vita".