Perché capire quando Alberto Stasi ha bevuto l’Estathé potrebbe far chiudere le indagini su Andrea Sempio

Capire quando Alberto Stasi ha bevuto l'Estathé, trovato poi nella spazzatura della villetta di Garlasco il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi, potrebbe far chiudere le indagini su Andrea Sempio. Sarebbe questa la strada da seguire e quella su cui dovrebbe puntare di più la difesa dell'attuale indagato. Perché tra le cose certe del caso è che Stasi – già condannato in via definitiva per l'assassino della fidanzata – la sera prima dell'omicidio ha detto di essere stato con Chiara Poggi, di aver mangiato la pizza. Poi verso tarda sera è tornato a casa sua. Ma quella spazzatura è anche della sera o solo della mattina dell'omicidio? Nessuno ha mai risposto con certezza a questa domanda. Ma se fosse solo quella della mattina del 13 agosto 2007 smentirebbe la versione di Stasi: ovvero che quel giorno è entrato in casa della fidanzata quando lei era già morta. Da dove nascono i dubbi?
Nell'attuale incidente probatorio vengono analizzati per la prima volta in 18 anni gli oggetti trovati all'interno della spazzatura il giorno dell'omicidio. Le indagini dell'epoca non reputarono fondamentale procedere con un'analisi di questi oggetti perché, molto probabilmente, l'assassino non aveva alcun motivo di toccare i rifiuti. Cosa è emerso dalle recenti analisi? Sono state trovate otto impronte: sei sul sacchetto dei cereali con cui Chiara Poggi ha fatto colazione e due su quello della spazzatura. Nessuna sull'Estathe né sulla confezione di biscotti.
Ed è proprio il piccolo barattolo di plastica dell'Estathé che merita una riflessione in più: sulla sua cannuccia è stato rinvenuto il DNA di Alberto Stasi, dimostrando che è stato lui ad averlo bevuto. Ma non c'è la certezza di quando: eppure capire proprio l'ora esatta sarebbe fondamentale. Se la bevanda fosse stata bevuta da Stasi la sera prima non smentirebbe la versione del condannato: ovvero che lui è stato con la fidanzato a cena la sera prima e che il giorno successivo è entrato nella villetta di Garlasco quando Chiara Poggi era già morta.
Ma se quei rifiuti appartenessero al giorno del delitto vuol dire che Stasi avrebbe bevuto l'Estathé la mattina del 13 agosto, collocandolo in casa della fidanzata pochi minuti prima del delitto. Verrebbe smentita in questo modo la sua versione e non avrebbe quindi alcun senso le indagini su un altro ipotetico assassino. Ad oggi però restano tutti i dubbi del caso in merito alla spazzatura.
Tuttavia per i legali dalla famiglia Poggi gli ultimi dati emersi dimostrerebbero "ancora di più come Stasi la mattina abbia fatto colazione con Chiara". Inoltre i sospetti dei legali della famiglia Poggi è che all'interno non ci sarebbero gli oggetti usati e consumati solitamente durante una cena. Che i rifiuti della sera del 12 agosto fossero stati messi fuori la casa e ritirati la mattina successiva? Che l'Estathé fosse stato bevuto la mattina del 13 agosto durante la colazione? Al momento nessun accertamento ha svelato quando è stata consumata la bevanda. Dopo gli esiti delle analisi sulla spazzatura la legale di Alberto Stasi Giada Bocellari aveva precisato: "Trovare Dna di Chiara Poggi e Alberto Stasi ce lo si aspettava, se fosse stato trovato Dna di qualcun altro avrebbe avuto valenza più importante, perché nessun altro – oltre al mio assistito – ha detto di aver avuto contatti con la vittima. Noi siamo molto sereni".