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News sulla morte di Pamela Mastropietro

Pamela Mastropietro, domani la sentenza per Oseghale. La mamma: “Costretta a mostrare il corpo a pezzi”

Alla vigilia della sentenza bis di Cassazione Fanpage.it ha intervistato Alessandra Vieri, la mamma di Pamela Mastropietro la giovane uccisa e fatta a pezzi nel gennaio del 2018 e ritrovata all’interno di due valigie: “Pochi mesi fa se n’è andato anche Stefano, il papà di Pamela, quindi stavolta sarò da sola a continuare questa battaglia”.
A cura di Simona Berterame
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A distanza di sei anni dal suo omicidio, domani, martedì 23 gennaio 2024, potrebbe essere messa la parola fine alla lunga battaglia giudiziaria sulla morte di Pamela Mastropietro, la 18enne uccisa in un appartamento di via Spalato a Macerata il 30 gennaio 2018, il cui corpo fatto a pezzi fu ritrovato il giorno successivo in due valigie abbandonate in un fossato di campagna a pochi chilometri dalla città.

Condannato in via definitiva per aver ucciso e fatto a pezzi la ragazza, Innocent Oseghale ha affrontato un appello bis per l'accusa dell'aggravante della violenza sessuale. Un nuovo processo, voluto da una sentenza della Cassazione, che si è concluso con una conferma della condanna. Domani gli ermellini dovranno pronunciarsi nuovamente su questa aggravante dopo il ricorso dei legali dell'imputato.

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Le parole della mamma di Pamela

"Mi aspetto il massimo della pena, ovvero l'ergastolo per quello che ha fatto a mia figlia" ripete con voce ferma a Fanpage.it Alessandra Verni, la mamma della ragazza uccisa quando aveva appena 18 anni. Alessandra non ha mai smesso di chiedere giustizia per un omicidio così atroce, arrivando anche a compiere dei gesti eclatanti come portare in aula le foto del corpo martoriato della figlia.

"Quando si è messa in discussione l'aggravante della violenza sessuale è stata una doccia fredda, una notizia tremenda ma ormai sono preparata a tutto dopo aver visto il corpo martoriato di Pamela. Se le cose in Italia funzionassero bene un genitore non si troverebbe costretto ad azioni così forti per avere giustizia".

Non solo in aula, ma anche in questi ultimi giorni prima della sentenza, Alessandra ha postato alcune terribili immagini del corpo della figlia: "Sono costretta a farlo per mostrare a tutti l'orrore subito da Pamela e perché dopo sei anni stiamo ancora discutendo quale pena dare ad un mostro del genere". Domani Alessandra tornerà per una seconda volta a piazza Cavour e spera di poter poi tornare a casa con il cuore più leggero. "Pochi mesi fa se n'è andato anche Stefano, il papà di Pamela, quindi stavolta sarò da sola a continuare questa battaglia. Mi farò forza pensando che tutti e due mi guardano da lassù".

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