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Palermo, ragazzina racconta tutto all’insegnante: zio orco abusava delle nipotine

Gli atteggiamenti della minore a scuola hanno spinto le sue compagne di classe ad affrontare il problema fino alle drammatiche rivelazioni a una insegnante. I suoi racconti hanno portato a scoprire gli abusi subiti anche dalle altre due ragazzine e infine all’arresto dell’uomo, un 36enne incensurato.
A cura di Antonio Palma
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I suoi atteggiamenti e la sua precisa scelta di non partecipare a una iniziativa della scuola sul tema delle violenza sulle donne aveva insospettito un po' tutti nell'istituto scolastico tanto da spingere le sue compagne di classe ad affrontare il problema con lei e a consigliarle di sfogarsi. Solo così la ragazzina ha trovato il coraggio di raccontare tutto e denunciare lo zio orco portando alla luce una terribile storia di abusi sessuali in famiglia che andava avanti da tempo e aveva come vittime non solo lei ma anche altre due cuginette. La brutta vicenda ha come scenario una cittadina della provincia di Palermo dove la minore vive con i parenti e dove sarebbe stata oggetto di continue attenzioni sessuali da parte dello zio, un 36enne incensurato di professione muratore, ora arrestato con la pesantissima accusa di violenza sessuale.

Le indagini, condotte dagli agenti della sezione “Reati in danno di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile del capoluogo siciliano, infatti sono state avviate proprio su impulso della stessa scuola e in particolare di una insegnante a cui l'adolescente aveva raccontato tutto spinta dalle amiche e coetanee. La sua rivelazione ha portato a scoprire gli abusi subiti anche dalle altre due ragazzine sue parenti. Vista la gravità dei fatti e la minore età delle vittime, gli accertamenti investigativi hanno richiesto poi anche l'intervento di psicologi esperti per raccogliere le testimonianze delle piccole. Dopo aver ascoltato i loro racconti, il Sostituto Procuratore Luisa Bettiol, che ha coordinato l'inchiesta come membro del Pool palermitano specializzato in reati di tale natura, ha ritenuto vi fossero elementi chiari e precisi a carico dell'uomo per far scattare una richiesta di custodia tutelare in carcere, poi firmata dal Gip del Tribunale di Palermo, Filippo Lo Presti. L'uomo quindi è stato arrestato e condotto nel carcere Pagliarelli di Palermo.

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