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Femminicidio Cinzia Pinna

Omicidio Cinzia Pinna, 26enne indagato rigetta ogni accusa: “Non sapevo nulla, non ho neanche la tv in casa”

Il ventiseienne, indagato per favoreggiamento del reo confesso Emanuele Ragnedda nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Cinzia Pinna, ha spiegato di essere stato effettivamente nella tenuta dove si è consumato il delitto ma solo dopo alcuni giorni dalla scomparsa della 33enne, di cui però non sapeva nulla.
A cura di Antonio Palma
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Cinzia Pinna, 33 anni, ed Emanuele Ragnedda, 41.
Cinzia Pinna, 33 anni, ed Emanuele Ragnedda, 41.
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Si dice completamente estraneo ai fatti e rigetta ogni accusa Luca Franciosi il ventiseienne indagato per favoreggiamento del reo confesso Emanuele Ragnedda nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Cinzia Pinna. Il giovane è stato interrogato oggi in procura a Tempio Pausania dove ha risposto alle domande degli inquirenti accompagnato dai suoi avvocati.

Sono stati proprio i legali, al  termine dell'interrogatorio, a chiarire ancora una volta che il loro assistito è completamente estraneo alla vicenda che vede come principale accusato Emanuele Ragnedda, l'imprenditore di Arzachena che nella notte tra l'11 e il 12 settembre scorso ha ucciso la 33enne nella sua tenuta di Concaentosa a Palau.

Il ventisettenne ha spiegato di essere stato effettivamente nella stessa tenuta di Ragnedda dove si è consumato il delitto ma solo dopo alcuni giorni dalla scomparsa di Cinzia Pinna, di cui però non sapeva nulla, e di non essersi accorto di niente di particolare.

"Da parte del ragazzo c'è l'incredulità per essere stato tirato in ballo in questa vicenda" ha spiegato l'avvocato Maurizio Mani, aggiungendo: "Ha illustrato i suoi movimenti e tutto quanto serve per offrire al procuratore e alla pm tutti gli elementi per concludere quello che ho sempre detto, ossia l'estraneità alla vicenda".

"È andato a Concentosa con altri conoscenti su invito di Ragnedda due giorni dopo e non ha notato nulla. Ha dato conto dei suoi spostamenti di lavoro, facilmente reperibili dalla ditta, perché stava lavorando, e non sapeva della scomparsa di Cinzia Pinna: non ha neanche la televisione in casa, era completamente ignaro di tutto" ha aggiunto il legale.

"Siamo soddisfatti del fatto che ha potuto raccontare tutto quanto dei suoi movimenti e delle sue frequentazioni per evitare chissà quale interpretazione e soprattutto perché si è trovato in una situazione di che definirei kafkiana: non sappiamo neanche in che modo abbia potuto favorire", ha concluso l'avvocato, sottolineando che il ragazzo non ha nessun tipo di rapporto con l'altra indagata per favoreggiamento e amica di Ragnedda.

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