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News sull'omicidio di Alice Scagni a Genova

Omicidio Alice Scagni, il fratello Alberto rinviato a giudizio: il processo inizia il 9 giugno

Oggi l’udienza preliminare per l’omicidio di Alice Scagni, la giovane donna uccisa il primo maggio 2022 sotto la sua casa a Quinto dal fratello maggiore Alberto. Respinta la richiesta di rito abbreviato.
A cura di Susanna Picone
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È stato rinviato a giudizio Alberto Scagni, accusato di aver ucciso la sorella Alice il primo maggio dello scorso anno sotto la sua casa a Quinto, nel levante di Genova. Il processo in corte d'assise inizierà il prossimo 9 giugno. 

I legali di Scagni avevano chiesto il proscioglimento e una integrazione di perizia con lo stesso perito del giudice delle indagini preliminari. Il giudice Matteo Buffoni ha ritenuto la perizia invece completa.

Nell'udienza preliminare di oggi il giudice Matteo Buffoni ha anche respinto la richiesta della difesa di accedere al rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena. Si tratta di un esito scontato perché la procura ha contestato ad Alberto Scagni tre aggravanti e non è possibile chiedere il rito alternativo nel caso in cui la eventuale condanna arrivi all'ergastolo.

I difensori dell’uomo accusato dell’omicidio, gli avvocati Elisa Brigandì, Maurizio e Guido Mascia, lo hanno dovuto chiedere comunque dato che altrimenti non potranno più farlo nel caso in cui cadessero le aggravanti.

Alberto Scagni – che è in carcere dal giorno del delitto – è presente oggi in aula e per la prima volta c’è anche il cognato, Gianluca Calzona, assistito dall'avvocato Andrea Vernazza e i genitori dei due ragazzi, Antonella Zarri e Graziano Scagni, assistiti dall'avvocato Morelli.

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L'omicidio di Alice Scagni a Genova

Alberto Scagni, 42 anni, il primo maggio dello scorso anno uccise la sorella Alice, 34 anni, sotto l'abilitazione di quest'ultima a Quinto. L’uomo colpì la sorella con oltre 20 coltellate. Quel giorno Scagni minacciò i familiari perché voleva dei soldi e dopo la telefonata andò sotto casa della sorella uccidendola. L'uomo è stato sottoposto a perizia psichiatrica. Secondo Elvezio Pirfo, perito del giudice per le indagini preliminari, è semi-infermo di mente ma capace di stare in giudizio. Il consulente della procura Giacomo Mongodi lo aveva definito pienamente capace.

Le accuse nei confronti di Alberto Scagli

Le accuse nei confronti di Alberto Scagni sono di omicidio volontario premeditato e aggravato dalla crudeltà e dal mezzo insidioso, ovvero il coltello che aveva nascosto in un sacchetto di plastica, attendendo poi per ore appostato sotto l'appartamento di Alice.

Il pubblico ministero Paola Crispo, dopo l'omicidio di Alice, aveva aperto anche un secondo fascicolo sulle presunte omissioni e sottovalutazioni degli allarmi lanciati dai familiari della donna: sono stati indagati due agenti e una dottoressa. Nelle scorse settimane la procura ha anche chiesto una proroga di indagini per sentire i vicini di casa della nonna di Alberto Scagni e gli agenti che intervennero il giorno prima del delitto quando l'uomo aveva incendiato la porta dell'anziana.

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